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Cronaca / Valle Cavallina
Martedì 25 Febbraio 2025
Termovalorizzatore di Montello, in Provincia 547 nuove osservazioni
NUOVO IMPIANTO. Privati e comitato «Aria Pulita» preoccupati. Da Vittorio torna sul pezzo. Ora San Paolo d’Argon si dice contrario. E gli altri sindaci raccolgono ancora le firme.
Dopo la consegna delle integrazioni richieste alla Montello Spa in merito al progetto per la realizzazione del nuovo termovalorizzatore, un «impianto integrativo di recupero di energia elettrica e termica dai residui che decadono dalle attività di recupero e riciclo» dell’azienda, sono state protocollate in Provincia 547 nuove osservazioni.
Mail-bombing al Protocollo
La primavera scorsa erano state circa 170 le osservazioni e le richieste di integrazione rivolte al progetto per il nuovo impianto di Montello. Questa volta hanno superato le cinquecento. Nella maggior parte dei casi si tratta di preoccupazioni espresse da cittadini di Montello, dei Comuni limitrofi e, più in generale, della Bergamasca. Molti dei documenti inviati agli uffici di Via Tasso rispondono all’appello promosso online dal comitato «Aria Pulita Tomenone», che invitava a mobilitarsi per un vero e proprio «mail-bombing» di osservazioni alla Provincia, e che di concerto con la civica «Aria Nuova» di Montello ha commissionato una consulenza tecnica per poter analizzare le integrazioni presentate dall’azienda.
Secondo la società degli chef stellati, il progetto sarebbe «sovradimensionato»
Entra nel merito delle questioni tecniche anche la nuova osservazione firmata Da Vittorio Srl di Brusaporto. Secondo la società degli chef stellati, il progetto sarebbe «sovradimensionato», la valutazione delle alternative sarebbe «inadeguata», così come le compensazioni previste a fronte «del pregiudizio arrecato al contesto».
Tra gli altri, poi, ci sono i documenti che formalizzano l’opposizione dei gruppi consiliari «Albano Cambia», «Albano 2.0 - Andiamo Avanti» e «Albano Basta!», il dissenso di «Ricominciamo Brusaporto» e di Mario Pedrini, ex consigliere comunale di Montello, da dove arriva anche la lettera della civica «Uniti per Montello», che dopo aver guidato il Comune fino allo scorso anno, ora invita Arpa e Ats «non solo a verificare il rispetto per la normativa vigente ma, in caso di nulla osta, a richiedere tutti gli interventi necessari al fine di garantire un monitoraggio costante nel tempo».
I sindaci del territorio tornano a mobilitarsi
Nel frattempo i 41 sindaci che lo scorso anno avevano raccolto le firme per esprimere «contrarietà e preoccupazione», si stanno mobilitando nuovamente, coinvolgendo anche la nuova Giunta di Montello, guidata da Elvira Borali, per redigere una lettera da inviare al presidente della Provincia, cui verrà chiesto un incontro. Alla sindaca di Bergamo, invece, e ai Comuni di Albano, Pedrengo, Azzano (con le elezioni c’è stato un cambio in Amministrazione) e San Paolo d’Argon si chiederà di prendere posizione in merito al termovalorizzatore. Posizione che, il sindaco Graziano Frassini, ha espresso proprio nelle scorse ore.
San Paolo d’Argon, Frassini rompe gli indugi
«La nostra contrarietà attuale non deriva da motivazioni tecniche. Deriva principalmente dalla mancanza di certezze concrete, allo stato attuale, riguardo al miglioramento della qualità dell’aria. Ed è una questione politica»
In vista della conferenza di servizi (convocata per il 21 maggio), Frassini ha annunciato la contrarietà al progetto da parte della maggioranza leghista di San Paolo d’Argon, convocando un’assemblea per venerdì alle 20,30 in auditorium. «Verrà spiegata la funzione del nuovo termovalorizzatore – dice –, e verranno illustrate le caratteristiche del nuovo impianto, per mettere a conoscenza la cittadinanza di come impatterà sul territorio. La nostra contrarietà attuale non deriva da motivazioni tecniche. Deriva principalmente dalla mancanza di certezze concrete, allo stato attuale, riguardo al miglioramento della qualità dell’aria. Ed è una questione politica, perché la preoccupazione dei cittadini ci sta a cuore. La salute della popolazione e la salvaguardia dell’ambiente non possono essere messe in discussione».
È la prima volta che San Paolo d’Argon scopre le carte sul tema, dopo che non aveva firmato la precedente lettera dei 41 sindaci. «Elevata è la preoccupazione per le ricadute che l’opera potrebbe avere – prosegue – Ci siamo presi il giusto tempo per ponderare ogni aspetto e comprendere quale posizione esprimere in conferenza dei servizi».
Sempre da San Paolo d’Argon si muove anche un altro fronte contrario: l’associazione «L’alveare» ha convocato un’assemblea a Montello per giovedì alle 20,30.
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