Rogo distrugge gli ambulatori della Lilt: «Chiusi tre mesi», sospetto dolo

L’INCENDIO. Scoppiato di notte all’edificio della Lilt a Trescore: danni ingenti. «Siamo senza parole: le visite di prevenzione oncologica sono sospese».

Gli ambulatori della sede di Trescore Balneario della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, sono chiusi da ieri mattina e lo resteranno probabilmente per i prossimi tre mesi: attorno alle 2 della notte tra lunedì e martedì 29 ottobre un incendio ha infatti gravemente danneggiato l’edificio che ospita i due ambulatori, dal 1990 importante punto di riferimento di tutta la Bergamasca sul fronte della prevenzione del cancro.

A rendere ancora più grave l’episodio il fatto che l’origine dell’incendio sarebbe di natura dolosa: i carabinieri stanno cercando di capire esattamente cosa sia accaduto ma, dalle prime ricostruzioni anche con i vigili del fuoco, pare che il rogo sia partito dal tetto del piccolo edificio (sono circa quaranta metri quadrati) dopo che qualcuno deve averci buttato sopra qualcosa di incendiato. Le fiamme sul tetto hanno inevitabilmente causato danni anche ai due ambulatori dello stabile, che ha un solo piano e che è stato quindi dichiarato inagibile.

«Riteniamo impensabile che sia stato un attacco mirato contro di noi, probabilmente si è trattato più che altro dell’opera di qualcuno che, spesso di notte, bazzica nel parco Piccinelli accanto alla nostra sede», dice amareggiata Cristina Sonzogni, responsabile del centro attorno a cui gravitano 10 volontari e dove si svolgono circa 1.500 visite mediche ogni anno. «I danni sono ingenti – prosegue – anche se non c’è ancora una precisa stima. Abitando io nelle vicinanze, sono stata contattata dai carabinieri e sono subito arrivata alla nostra sede, trovandomi davanti il tetto in legno in fiamme. Una scena impressionante. Ora ci dovremo rimboccare le maniche per ripartire, ma ci vorranno almeno due o tre mesi. Per ora le visite sono purtroppo sospese».

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