Pochi i rifiuti sul fondo del lago di Endine, ma preoccupano le alghe

FONDALI PULITI. Bilancio positivo dell’iniziativa »Fondali puliti» voluta dall’Autorità di bacino: scarso il materiale ripescato. «Ma le idrofite si stanno radicando anche in profondità».

Un magro «bottino», che però costituisce la «prova provata» di una crescente sensibilità nei confronti dell’ambiente e del lago di Endine. I sommozzatori che domenica mattina si sono immersi tra le acque antistanti i pontili e la passeggiata a lago nella zona di San Felice non hanno ripescato molti rifiuti: qualche lattina, un paio di vecchi vasi da notte e una copertura metallica ondulata che sembra possa essere stata spostata dal forte vento dei giorni scorsi e serve per coprire le barche ormeggiate.

L’iniziativa «Fondali puliti»

È positivo il bilancio della prima tappa di «Fondali puliti», promossa dall’Autorità di bacino dei laghi d’Iseo, Endine e Moro e coordinata dalla società «Manutenzione e promozione laghi», che ha visto in campo (e in acqua) i volontari di nove associazioni bergamasche e bresciane, tra gruppi sub e protezione civile. I sommozzatori sono scesi tra i tre e i sei metri di profondità per passare il fondale antistante la camminata a lago e i pontili di San Felice, dopo che lo scorso anno la manifestazione aveva coinvolto la zona di Spinone.

«Quello sul lago di Endine è un appuntamento abbastanza fisso – sottolinea Simone Franzoni, presidente dell’associazione “Ysei sub diving club” –. Ci siamo concentrati sulla

«Negli ultimi anni la situazione dei rifiuti sul fondale dell’Endine è molto migliorata»

verifica dell’area di fronte al percorso pedonale, che potrebbe essere quella più soggetta ad abbandoni di rifiuti. E invece abbiamo recuperato poco materiale. Negli ultimi anni la situazione dei rifiuti sul fondale dell’Endine è molto migliorata, anche grazie alla presenza di numerosi cestini vicino ai pontili e lungo i percorsi che costeggiano il lago».

Continuano invece a costituire un problema per il lago di Endine (ma anche per il Sebino) le idrofite, comunemente chiamate alghe. Se in questi giorni nella zona del Fossadone è stata segnalata la presenza di mucillagine, dovuta alla fioritura di microalghe in superficie, come sottolineato anche da Mario Suardi, del circolo culturale Val Cavallina, «le idrofite si stanno radicando anche a profondità maggiori, fino ai quattro metri, prendendosi sempre più spazio. Per trovare le cause e prevenire questa proliferazione da anni cerchiamo finanziamenti».

Le altre tappe di «Fondali puliti»

Tornando ai «Fondali puliti», dal 2006 a oggi le associazioni hanno recuperato dalle acque dei due laghi sempre meno rifiuti e materiali di scarto, a dimostrazione di un reale cambio di rotta nella cultura ambientale di residenti, visitatori e turisti. Ed è per educare fin da piccoli al rispetto dell’ambiente e del lago, che tornano anche quest’anno le giornate dedicate agli studenti degli istituti comprensivi del territorio.

«Mercoledì e giovedì accoglieremo un migliaio di alunni al lido Sassabanek di Iseo per spiegare anche ai ragazzi le caratteristiche ambientali e paesaggistiche dei nostri laghi», conclude Franzoni. Nel parco verranno allestiti spazi dedicati al riutilizzo dei materiali, laboratori didattici con i tecnici di Ats per parlare di qualità delle acque e alimentazione, uno spettacolo teatrale a tema e gli stand dei vari gruppi subacquei, che mostreranno attrezzature e daranno informazioni sulle attività che svolgono nel recupero del materiale dal lago, e dei gruppi speleologici, per far scoprire anche ai più piccoli l’abisso di grotte che si dipanano intorno al Sebino. «Fondali puliti» farà poi tappa sul lungolago di Pisogne il 6 ottobre, a Riva di Solto il 13 e nell’area del lido di Sulzano il 27 ottobre.

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