«Pesca» una bomba a mano con il magnete, gli artificieri la fanno brillare

LAGO D’ENDINE. Ha gettato in acqua il magnete dal molo di Ranzanico e la pesca è stata sorprendente e potenzialmente molto pericolosa.

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Un uomo stava facendo pesca con il magnete che consiste nel cercare di recuperare oggetti metallici nei corsi d’acqua e nei bacini utilizzando una potente calamita, quando si è accorto che «all’amo» aveva abboccato una preda piuttosto inaspettata e pericolosa: una bomba a mano della Prima Guerra Mondiale.

L’uomo stava praticando questo particolare tipo di pesca sul molo di Ranzanico all’altezza dell’ex ristorante Miky.

Accortosi della pericolosità dell’oggetto rinvenuto, l’uomo ha chiamato i carabinieri di Casazza che si sono subito precipitati sul posto chiudendo per sicurezza il lungo lago. Insieme a loro anche il sindaco di Ranzanico Renato Freri che ha atteso l’arrivo, verso le 13, di due carabinieri del reparto artificieri di Milano.

In pochissimo tempo i due specialisti si sono accorti che l’ordigno era senza innesco, e quindi non pericoloso, l’hanno messo in una borsa e portato in un prato sotto il Castello di Monasterolo per farlo brillare.

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