Morto dopo la lite al semaforo a Montello, 14 anni per il 50enne

Colpevole, di omicidio volontario, con le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti: la corte d’assise ha condannato a 14 anni il magazziniere di 50 anni, accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi per la morte del motociclista Walter Monguzzi, 55 anni, di Osio Sotto.

È arrivata la sentenza di quella che era iniziata come una banale lite a un semaforo il 30 ottobre 2022 a Montello, culminata nella caduta del motociclista poi travolto da un’auto Bmw che sopraggiungeva dalla corsia opposta.

Davanti alla corte d’assise, sono stati ricostruiti i fatti di quella mattina, costati la vita al motociclista. Per l’accusa, il 50enne avrebbe dolosamente speronato Walter Monguzzi, 55 anni, di Osio Sotto, in sella a una Bmw Gs 1200, dopo una lite al semaforo di via Papa Giovanni a Montello. Il centauro era caduto nella corsia opposta ed era stato investito e ucciso da un’auto Bmw M4.

Il legale, davanti alla Corte presieduta dal giudice Giovanni Petillo, lo scorso novembre ha ricostruito gli eventi di quei tre-quattro secondi, durante i quali la telecamera in zona non ha registrato. E lo ha fatto evidenziando le dichiarazioni di altri due testi (quindi non solo della donna alla guida dell’auto dietro quella dell’imputato), e le valutazioni del medico legale secondo il quale «se non fosse sopraggiunta l’auto le conseguenze non sarebbero state queste», e il fatto che la Bmw che ha poi travolto la vittima viaggiasse al di sopra dei limiti.
Oltre al comportamento della stessa vittima, che «vuole proseguire nella discussione» dopo il battibecco al semaforo. Per l’imputato, l’accusa aveva chiesto la condanna a 24 anni: la sentenza di lunedì 18 dicembre è di 14 anni.

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