«Investiamo in istruzione, non nelle armi. Accoglienza e dialogo i pilastri della pace»

Abbazia di San Paolo d’Argon. Il vescovo Beschi ha presentato il progetto Fileo alle autorità e agli Enti locali. Nel suo discorso ha sottolineato il concetto di ospitalità ispirato dal luogo benedettino e di interculturalità.

La Diocesi ha presentato sabato mattina alle autorità e ai rappresentanti di Enti territoriali e di molte realtà culturali bergamasche il progetto Fileo che ha preso forma all’interno dell’Abbazia di San Paolo d’Argon e che vede in concerto l’Ufficio per la Pastorale dei migranti, Caritas bergamasca, Centro missionario diocesano e Fondazione Adriano Bernareggi attraverso Diakonia Onlus. Luogo nato nel segno della spiritualità benedettina e della virtù dell’ospitalità, l’Abbazia accoglie oggi un progetto che apre le porte all’incontro e al dialogo multiculturale attraverso le forme della ricerca, della formazione, dei viaggi e della narrazione.

Di pace, fraternità e accoglienza ha parlato il vescovo Francesco Beschi alle persone che hanno gremito la sala convegni: esponenti politici, amministratori, rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e dell’associazionismo. Ringraziando «tutti coloro che a partire dall’Accordo di programma approvato da Regione Lombardia hanno sostenuto un’impresa oltremodo impegnativa e onerosa».

«Il percorso intrapreso da Fileo si pone al servizio di una delle esperienze più importanti di dialogo tra culture che è rappresentata dalla scuola e dall’università»

«La stupenda cornice che ci ospita – ha detto il vescovo – evoca una grande storia che ha contribuito in maniera determinante a tracciare i lineamenti dell’Europa: la storia di San Benedetto e del monachesimo benedettino. Uno dei pilastri spirituali, etici e culturali di questo movimento religioso è l’ospitalità». «Pensando al futuro e alle giovani generazioni alimentiamo una speranza di pace, che si alimenti all’incontro e al dialogo – ha detto aprendo il suo intervento –. Investiamo nell’istruzione, non negli armamenti. Il percorso intrapreso da Fileo si pone al servizio di una delle esperienze più importanti di dialogo tra culture che è rappresentata dalla scuola e dall’università. Ma la pace chiede non solo istruzione e conoscenza, esige il riconoscimento e la pratica della fraternità. È una strada che passa per l’accoglienza. Oggi si fa fatica ad accogliere: nascituri, bambini, migranti e anziani vengono scartati. Oggi la migrazione è un fatto storico che chiede soluzioni condivise e lungimiranti».

In quest’ottica si inseriscono gli scopi di Fileo, «offrendo prospettive di dialogo interculturale e fra le religioni». Monsignor Beschi ha sottolineato «l’importanza del riconoscere l’altro e del rispetto della diversità, che è un tesoro che va difeso, preservato e promosso». Ha poi voluto affiancare al concetto di multiculturalità il valore aggiunto dell’interculturalità «perché è scambio arricchente, è una scelta». «La nostra identità cristiana non sia una barriera, – ha concluso – ma il segno di una comunità ospitale e accogliente».

«La nostra identità cristiana non sia una barriera, ma il segno di una comunità ospitale e accogliente»

Don Roberto Trussardi, direttore di Caritas bergamasca, ha definito Fileo «progetto e luogo aperto a tutti in cui trovare casa perché qui l’intreccio di storie diventa occasione di fraternità». Don Sergio Gamberoni, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei migranti, ha illustrato le azioni e gli intenti contenuti nel progetto, evidenziando in modo particolare le sei «Settimane tematiche» che hanno già preso avvio all’inizio di settembre e che proseguiranno fino a luglio. Sul sagrato della chiesa ieri era esposta la composizione della parola «futuro» formata da grandi cubi di cartone. «Rappresenta il costruire insieme che è lo stile che vogliamo assumere, – ha spiegato – ma questo esige fiducia, volontà di tessere legami e di creare insieme una cittadinanza attiva». In conclusione ha ringraziato il Comune e la parrocchia di San Paolo d’Argon che hanno sostenuto l’iniziativa dei tre giorni InAbbazia che si conclude oggi e che è stata dedicata al progetto Fileo e a una serie di iniziative collegate al territorio.

Durante l’incontro sono stati proiettati i due video di presentazione dell’Abbazia di San Paolo d’Argon e del progetto Fileo - Centro studi e formazione sulla mobilità umana e l’intercultura - in tutte le sue aree.

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