Gorlago, via dal B&B per il figlio autistico
Il sindaco ligure invita la famiglia in ferie

Interviene il sindaco di Pietra Ligure sulla vicenda della famiglia di Gorlago allontanata dal B&B perchè il figlio autistico aveva «disturbato». E ora l’invito a tornare, con tanto di vacanza offerta dal Comune.

«Sono amareggiato e rammaricato per quanto accaduto e ho chiesto di verificare quanto accaduto con la massima attenzione. Mi rivolgo direttamente a Fabio e ai suoi genitori invitandoli per una vacanza a Pietra Ligure a spese del Comune». Lo afferma il sindaco di Pietra Ligure Dario Valeriani dopo il caso del ventunenne autistico «allontanato» da un B&B di Pietra Ligure.

«La vicenda è controversa e sono rimasto davvero dispiaciuto, anche perché la nostra cittadina si è sempre contraddistinta per l’accoglienza e l’ospitalità, in particolare per le persone con disabilità o con handicap, tanto da ricevere la bandiera ciclamino. Ci sono rimasto male anche per il fatto che la famiglia bergamasca abbia deciso subito di andar via, non solo dal B&B, ma anche da Pietra Ligure, magari si sarebbe potuto trovare un’altra soluzione più consona alle loro esigenze» ha detto il primo cittadino.

Padre, madre e figlio 21enne di Gorlago erano stati, secondo quanto hanno raccontato, allontanati da un B&B in Liguria, a Pietra Ligure, perchè il ragazzo, Fabio, è autistico e avrebbe potuto creare disagi agli altri clienti. «Non è vero - è la replica della titolare della struttura ligure - ho semplicemente esposto il problema alla famiglia». Secondo il racconto della madre del ragazzo, prima di prenotare aveva parlato chiaramente con i titolari. «Siamo arrivati l’8 agosto attorno a mezzogiorno e mai avremmo immaginato che la nostra vacanza sarebbe durata meno di 24 ore - riferisce la donna - Abbiamo trascorso il pomeriggio al mare, senza alcun problema, ma una volta tornati in stanza la sera, mio figlio, pur restando tranquillo, ha cominciato a camminare con insistenza avanti e indietro tra la camera e il bagno. «Non faceva nè schiamazzi nè urla - continua la madre - ma la titolare, sentendo probabilmente i passi, ha bussato all’improvviso alla porta e, infastidita, ci ha invitato a far cambiare atteggiamento a Fabio e, se questo non fosse avvenuto, la mattina seguente avremmo dovuto lasciare la struttura. Ero sconvolta e non ci ho pensato due volte: ho preparato le valigie e siamo ripartiti per tornare a casa».

«Io non ho cacciato nessuno, loro se ne sono andati dopo la discussione e non è vero che mi avevano detto delle condizioni del figlio e che era una persona particolarmente problematica - replicano i gestori del B&B - Alla sera, quando sono rientrati, il ragazzo si è posizionato in bagno, con la porta aperta, urlando e pronunciando di continuo frasi ad alta voce, in un andirivieni tra la camera e il toilette: una situazione davvero insostenibile». «In quel momento altri ospiti non erano presenti nella struttura - continua - ma il giorno dopo avevo una prenotazione..».

«La madre mi ha detto che non poteva controllarlo, che lui era così - si difende la titolare -. A quel punto le ho riferito di aspettare il giorno dopo per valutare la situazione, loro si sono inalberati ed è iniziata una discussione e alla fine hanno deciso di andar via la sera stessa, noi non abbiamo cacciato nessuno». Prima di lasciarli andare via, i gestori dicono di aver restituito la caparra.

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