Cervo piomba su un’auto, giovane di 24 anni salvo per un soffio

RANZANICO. Sul cofano della macchina, l’ha distrutta. L’animale poi è morto. Molte le segnalazioni sulle strade, dal lago a Sovere

Quello che doveva essere un tranquillo rientro verso casa, si è trasformato per un giovane di Ranzanico in un viaggio pauroso e finito male. Matteo Bondioli, 24 anni, giovedì sera si è visto piombare sulla propria vettura un cervo di medie dimensioni, «un vitello», lo hanno descritto gli agenti della polizia provinciale intervenuti sulla strada provinciale di Ranzanico, che gli ha distrutto l’auto facendogli esplodere in faccia gli airbag. Niente da fare per il cervo, deceduto per le lesioni riportate. Quanto accaduto nel paese del lago di Endine l’altra sera riaccende i riflettori su un fenomeno, la presenza degli ungulati a bordo strada, che sta diventando una problematica al pari della proliferazione dei cinghiali, con danni sia alle coltivazioni sia ai mezzi in transito sulle strade.

Secondo l’Asaps, l’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, nel 2022 c’erano stati in Italia 179 incidenti significativi, cioè con persone ferite o decedute, col coinvolgimento di animali selvatici, 15 in Lombardia. Negli incidenti del 2022 16 persone sono morte (erano state 13 nel 2021, 16 nel 2020 e 15 nel 2019) e 227 sono rimaste ferite (erano state 261 nel 2021 e 215 nel 2020 e 221 nel 2019).

Tra l’Alto Sebino e la Val Cavallina sono diversi i punti critici, dove sistematicamente gli automobilisti segnalano la presenza di animali. Uno è la strada della Val Borlezza: tra la frazione Piazza di Sovere e Cerete ci sono già stati in passato diversi incidenti; un altro è la strada provinciale che da Endine conduce a Solto Collina, dove ai cinghiali si sono ormai aggiunti anche cervi e caprioli; l’ultimo episodio l’altra sera lungo la strada che da Ranzanico conduce a Bianzano.

«Stavo scendendo da Ranzanico alta verso il lago – racconta lo stesso Matteo Bondioli –, all’improvviso ho sentito un rumore forte, come se fossi andato a sbattere contro un muro. Ho avuto davvero tanta paura: era un cervo che dal muro a monte della strada all’improvviso era saltato in basso proprio quando arrivavo io, piombando sul cofano e distruggendomi la macchina». Nel punto in cui è successo l’incidente le auto viaggiano a velocità moderata «ma io non l’ho neanche visto, il cervo: me lo sono ritrovato sul cofano e contro il parabrezza». L’incidente è accaduto attorno alle 18, quando era buio da poco, momento in cui gli ungulati escono dal bosco per cercare cibo e acqua. «Gli agenti della Polizia provinciale che sono intervenuti mi hanno detto che era un esemplare giovane, e lo hanno definito “un vitello”».

Oltre al danno, il 24enne di Ranzanico ha dovuto affrontare anche quanto apparso sui social dove si sono registrati più messaggi e commenti di sconforto per la morte del cervo che di solidarietà per il giovane e la sua disavventura.

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