Cronaca / Valle Cavallina
Lunedì 05 Novembre 2018
Brucia deposito di rifiuti a Calcinate
Quattro ore per spegnere le fiamme
I carabinieri escludono l’origine dolosa. Andati in fumo circa 400 quintali di materiale.
È divampato nella notte tra sabato e ieri l’incendio all’interno della Ser.Eco Snc, una ditta di Calcinate che si occupa di smaltimento di rifiuti industriali e di commercio di materie di recupero.
Erano circa le due della notte quando due squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Bergamo sono accorse in via Vezze, nella zona industriale a Est di Calcinate, per domare le fiamme. A prendere fuoco, per cause ancora in fase di accertamento, circa 400 quintali di materiale di vario genere accatastato all’interno del deposito.
Il rogo non ha provocato esalazioni dannose per la salute, né feriti. Nessuno, a quell’ora della notte, si trovava all’interno della struttura. Il fatto che le fiamme siano state circoscritte all’interno del perimetro del capannone, inoltre, ha fatto sì che non venissero intaccate le strutture vicine. Da fuori il capannone non appare in alcun modo danneggiato. Nonostante ciò, lungo via Vezze, dove sorgono diverse aziende, si avverte ancora un odore acre. Faticose le operazioni di spegnimento delle fiamme, che hanno visto impegnati i vigili del fuoco per più di quattro ore. L’incendio, infatti, è stato domato intorno alle 6,30 del mattino.
Sul posto, a supporto dei vigili del fuoco, sono intervenuti anche i carabinieri, i quali escludono l’origine dolosa del rogo. Stando a una prima ricostruzione le cause dell’incendio sarebbero accidentali e, probabilmente, ascrivibili a un cortocircuito. Un’ipotesi confermata dall’assenza di segni di effrazione su cancelli e portoni, il che escluderebbe l’intrusione da parte di estranei. Ancora sconosciuta, invece, l’entità dei danni provocati dalle fiamme all’interno della struttura in cui si trovavano anche degli automezzi. Non è stato possibile ieri contattare i titolari dell’azienda, che già in passato, 14 anni fa, era stata oggetto di un rogo di proporzioni più estese.Anche in quelle circostanze, fortunatamente, nessuno dei dipendenti rimase ferito in quanto il rogo divampò intorno alle 21,30. A dare l’allarme fu un automobilista di passaggio che, accortosi delle fiamme, allertò i vigili del fuoco.
Quello dei roghi divampati nei depositi di rifiuti non è però un caso isolato. Diversi gli episodi del genere registrati nella Bergamasca negli ultimi anni. Tra i più recenti, l’incendio che, ad agosto di quest’anno, mandò in fumo circa 300 quintali di materiali, tra legno, carta e ferro, stoccati presso il deposito dell’azienda Zucchetti di Osio Sotto. Il rogo, visibile da diversi chilometri di distanza per via della colonna di fumo nero che si sviluppò in prossimità del deposito, vide impegnati circa venti vigili del fuoco provenienti da Bergamo, Dalmine, Treviglio, Romano di Lombardia e Gazzaniga. A gennaio del 2017, invece, a prendere fuoco fu il centro di raccolta rifiuti del vicino Comune di Bolgare. Il rogo devastò la parte centrale della piattaforma ecologica.
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