Bambina inghiotte una batteria e muore
Tragedia a Carobbio degli Angeli

Aveva tre anni, del Bresciano, era ospite dai parenti per sfuggire all’emergenza del coronavirus. Ha preso e messo in bocca una pila estratta da una sveglia. Oggi le esequie in forma privata. Lascia quattro fratelli.

Ha ingerito una batteria stilo, di quelle che alimentano i giocattoli, ed è morta per soffocamento e per lesioni interne provocate dalle sostanze nocive rilasciate nello stomaco. Una morte atroce e assurda quella della piccola C. M. R., di tre anni, spirata dopo il suo arrivo in ospedale, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il fatto è successo nella giornata di venerdì a Cicola di Carobbio degli Angeli, dove la famiglia rom si era trasferita da qualche settimana a casa di familiari.

Dopo la corsa disperata in ambulanza, il cuoricino della piccola ha smesso di battere in ospedale. È stata effettuata l’autopsia disposta dal Papa Giovanni per verificare le cause del decesso. Si tratta con molto probabilità di un incidente, una tragica fatalità avvenuta davanti ai genitori e ai quattro fratelli che non hanno potuto far nulla per evitarlo e per salvarle la vita.

La notizia si è diffusa a Carobbio dove la famiglia vive da qualche settimana e già da sabato sera ha iniziato a circolare anche sui social. Un lutto che commuove tutta la comunità. Il sindaco Giuseppe Ondei e il parroco don Luca Moro sono andati dalla famiglia in segno di cordoglio. Il corpicino è stato restituito sabato ai genitori e oggi alle 15 sono previste le esequie in forma privata nel cimitero di Carobbio. La famiglia è di religione ortodossa. Sarà il parroco del paese a benedire la salma composta nella piccola bara.

Un gioco pericoloso che si è trasformato in tragedia quello della piccola. La bimba stava maneggiando una radiosveglia, ha aperto lo sportellino delle batterie, ne ha estratta una e l’ha inghiottita. È successo nella struttura in cui la famiglia rom vive a sud della ferrovia, nella zona residenziale della frazione Cicola, poco distante dal confine con il comune di Bolgare. La famiglia della bimba è residente nel Bresciano, nel campo nomadi di Calcinatello, nel comune di Calcinato. Si sono trasferiti da un mese a Carobbio, da parenti, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Speravano di proteggere la loro bimba dalla possibilità di contagio, purtroppo una sfortunata fatalità gliel’ha portata via.

La piccola era in soggiorno con i genitori mentre i fratelli erano nel prato all’esterno, vicino alla roulotte. Lei era una bimba vivace e molto curiosa: poco prima che i fratelli uscissero, senza farsi notare, ha sfilato una delle pile e se l’è messa in bocca. Quando i fratelli hanno visto che lo sportellino della sveglia era stato aperto, era ormai troppo tardi. Sono entrati nell’abitazione e hanno trovato la bimba agonizzante. Intorno c’erano i genitori disperati.

La piccola è stata portata in ambulanza nel reparto di Terapia intensiva pediatrica del Papa Giovanni, dove i medici hanno tentato di tutto per salvarla. Purtroppo ogni tentativo è stato inutile.

La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo e nelle prossime ore verranno accertate eventuali responsabilità dei familiari oppure verrà confermata l’ipotesi più plausibile. La tragica accidentalità. È un atto dovuto, come sempre succede in queste circostanze, per definire i contorni di un dramma che ha spezzato la vita di una bambina di soli tre anni.

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