Variante di Zogno: fuori dal tunnel
Partono i cantieri per le due rotatorie

Alla variante di Zogno da alcuni giorni sono iniziati i lavori all’esterno. A sud i lavori per il sottopasso ciclopedonale. A giorni ci si sposterà sull’ex statale. Allo svincolo nord di Ambria si realizza il muro di sostegno del rondò.

Fuori dai tunnel. Alla variante di Zogno da alcuni giorni sono iniziati i lavori all’esterno, per la realizzazione delle due rotatorie, ovvero gli svincoli a sud (Grotte delle meraviglie) al confine con Sedrina, e a nord (poco oltre Ambria), nei pressi del paramassi verso San Pellegrino. «Un segnale importante - spiega il vicesindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti -. Finora i lavori erano stati soprattutto all’interno, sull’asse principale della variante, quindi nelle gallerie. Poco o per nulla visibili. Ora, invece, anche l’automobilista di passaggio potrà di persona accertarsi di come prosegue il cantiere».

«Cantiere che va avanti bene - continua l’amministratore zognese – secondo il cronoprogramma stabilito dopo il periodo di stop a causa dell’emergenza sanitaria». La conclusione e quindi l’apertura della nuova strada sono previsti per la fine dell’estate prossima. Meno di un anno, quindi, se i tempi ottimistici saranno rispettati, al taglio del nastro dell’opera viabilistica più attesa degli ultimi decenni in Valle Brembana.

Allo svincolo nord si sta lavorando per costruire la massicciata che sosterrà la futura rotatoria. Lo svincolo della variante sarà posto poco a monte della rotatoria già aperta e da cui si stacca la strada della Sanpellegrino. Sarà, rispetto all’attuale sede stradale dell’ex 470, più alta di sei-sette metri. Si arriverà dalle gallerie della variante, ci si immetterà nella rotatoria e da qui si potrà uscire verso Ambria o proseguire verso San Pellegrino.

A partire dalla rotatoria, invece, già aperta, la Sanpellegrino sta realizzando la strada che porterà poi al nuovo ponte sul Brembo, sempre a opera dell’azienda di acque minerali, e da qui al nuovo magazzino-parcheggio sopraelevato da costruire sul versante opposto del Brembo, in località Alderò. Interventi che la multinazionale dell’acqua sta realizzando nell’ambito del rinnovamento complessivo dello stabilimento, la cosiddetta Flagship Factory, progettata dall’archistar danese Bjarke Ingels. Con un investimento da 90 milioni di euro.

Sempre all’altezza dello svincolo nord, la Collini, l’impresa di Trento che ha avuto l’appalto del completamento della variante di Zogno, sta proseguendo da alcune settimane con la posa delle reti paramassi, a protezione della futura nuova arteria stradale.

Allo svincolo sud, invece, si scava per il sottopasso ciclopedonale che consentirà di attraversare, nel quartiere del Sogno, la variante. Il sottopasso sarà poco a monte della futura rotatoria. «Entro fine mese - aggiunge ancora il vicesindaco di Zogno Ghisalberti - il cantiere allo svincolo sud dovrebbe spostarsi effettivamente sull’ex statale, con deviazione quindi del traffico. In questi giorni, inoltre, si sta procedendo anche alla bonifica bellica dell’area che sarà interessata ai lavori».

I lavori della variante di Zogno erano iniziati nell’estate 2011, affidati all’impresa «Itinera» di Tortona per 44 milioni di euro. Ma il primo progetto risale addirittura al 1992, rivisto totalmente nel 2000 e aggiornato a inizio 2011.

Ma dopo tre anni di lavoro tutto si era fermato: i soldi non bastavano. La Regione trovò altri 33,1 milioni affidando la gestione dell’intervento alla partecipata Infrastrutture Lombarde. La nuovagara è stata poi vinta dalla «Collini» di Trento che ha ripreso i lavori nell’ottobre 2019.

La variante si sviluppa lungo 4,3 chilometri: parte dall’ex 470 in località «Grotta delle meraviglie» per raggiungere la «Madonna del Lavello», poco dopo Ambria. Ha due tratti a cielo aperto e due gallerie, «Inzogno» e «Monte di Zogno» rispettivamente di 650 e 2.200 metri circa.

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