Valli prealpine, 17 milioni per rigenerare i territori

IL BANDO. Dal 2022 la Regione ha finanziato sei progetti bergamaschi. Obiettivi: valorizzare le aree montane e combattere lo spopolamento.

Sui 44 milioni totali che – con una serie di stanziamenti successivi, tra il dicembre 2022 e il settembre 2024 – hanno portato Regione Lombardia a finanziare tutti i progetti presentati sul bando «Valli prealpine», sono circa 17 i milioni destinati alla Bergamasca: dalla Valle Imagna alla Valle di Scalve, sono in tanti ad aver colto l’opportunità di finanziare progetti presentati talvolta dai singoli Comuni, altre volte da aggregazioni di enti locali. Contrastare lo spopolamento e rigenerare i territori di montagna, con il «potenziamento e la valorizzazione di beni e di servizi pubblici a favore delle comunità locali», sono gli obiettivi dichiarati dal bando e riecheggiati anche nei titoli che Comunità montane e Comuni hanno scelto per i progetti presentati, dal lungimirante «Valle di Scalve 2050» all’ambizioso «Rigenerare per rigenerarsi», sino alla dichiarazione di intenti della Valle Seriana «attrattiva e sostenibile».

I progetti bergamaschi finanziati

Sei progetti bergamaschi, sui 18 totali presentati in tutta la Regione, che in molti casi vedono il contributo regionale arrivare fino al 90% della spesa complessiva. La cifra più alta di tutti (3 milioni e 145mila euro) se la aggiudica la Valle di Scalve, che ha raccolto cinque progetti sotto l’etichetta «Valle di Scalve 2050», uno per ciascun Comune, più uno di Comunità montana.«Il bando richiedeva che presentassero la richiesta dei Comuni con contiguità territoriale - spiega l’ex presidente della Comunità montana di Scalve, Gabriele Bettineschi -. Colere l’avrebbe potuto fare, volendo, anche con Angolo Terme e Castione, abbiamo scelto di lavorare come Comunità montana». Ad Azzone arriveranno i fondi per il secondo lotto dei lavori di trasformazione dell’ex scuola primaria in ostello (il primo era stato finanziato grazie al patto territoriale per la Valle di Scalve); a Colere un intervento al campo da tennis, che prevederà sia il suo rifacimento sia la realizzazione di alcuni posti auto e una zona destinata a magazzino comunale al di sotto del terreno di gioco; a Schilpario la riqualificazione della struttura del vecchio asilo per farne la nuova sede della biblioteca comunale; a Vilminore una nuova centralina idroelettrica. Riguardo quest’ultimo il sindaco Pietro Orrù precisa che «si tratta di un progetto che avevamo in mente da almeno sei o sette anni e per il quale abbiamo già l’autorizzazione. Sarà situata sulla valle del Tino, tra Vilmaggiore e Vilminore». La terza centralina del Comune (una sta già sul medesimo corso d’acqua e un’altra alla Nona, sul torrente Giavallo) porterà notevoli vantaggi economici al Comune: «Si tratterà di un beneficio diretto sulla spesa corrente - precisa Orrù -, il Comune copre la parte rimanente della spesa, circa il 10%, per la realizzazione».

I progetti di Endine e Rovetta

Insieme alla Valle di Scalve, hanno ricevuto da pochi giorni la conferma del finanziamento i progetti presentati dal Comune di Endine (3 milioni e 136mila euro, su un progetto - anche in questo caso - da 3 milioni e mezzo di euro) per la riqualificazione e l’ampliamento delle infrastrutture per la mobilità sostenibile.

E ancora i Comuni dell’a ltopiano di Rovetta, riuniti nella definizione di «Altopiano delle famiglie», progetto a cui stanno lavorando ormai da anni. Con i 2 milioni e 663mila euro in arrivo da Regione realizzeranno nove diversi progetti, per lo più relativi a percorsi ciclopedonali e di collegamento tra i paesi, compreso anche un percorso inclusivo al parco Res.

I progetti della Val Seriana

Avevano ricevuto i finanziamenti già negli ultimi giorni del 2022 Valle Seriana e Valle Brembana, le cui Comunità Montane hanno puntato rispettivamente sull’implementazione dei percorsi ciclopedonali e sull’efficientamento energetico. In Val Seriana (dove arrivano 2milioni e 979mila euro, per un progetto da 3 milioni e 325mila euro) gli interventi interesseranno i percorsi storici di Premolo, il sentiero di collegamento tra le località Costa Jels, Grina e Belloro a Gorno, la ciclopedonale tra Sant’Alberto e il centro di Parre e ancora la realizzazione del tratto mancante della ciclabile a Villa d’Ogna e la sostituzione delle barriere esistenti lungo la pista, ma c’è spazio anche per l’efficientamento energetico dell’edificio che ospita municipio e museo etnografico di Ardesio.

I progetti della Valle Brembana

«Il valore complessivo dei nostri progetti è di 2 milioni e 750mila euro, di cui 2 milioni e 475mila euro ricevuti dalla Regione – spiega invece Valeriano Bianchi, presidente della Comunità montana della Valle Brembana –. Sono dieci diversi progetti: nella maggior parte dei casi, si tratta del posizionamento di pannelli fotovoltaici, a San Giovanni Bianco la riqualificazione energetica del palazzetto dello sport, a Valnegra il rifacimento dell’impianto di riscaldamento delle scuole». L’80% dei progetti è già stato realizzato, «entro fine anno saranno tutti conclusi». «È stata un’opportunità importante per le valli - commenta Bianchi –. Diversi paesi hanno potuto realizzare progetti a cui pensavano da tempo, continueremo a valutare le opportunità che arriveranno con altri bandi».

I progetti della Valle Imagna

Anche in Valle Imagn i progetti sono stati già quasi completamente realizzati: la cifra assegnata è stata qui di 2 milioni e 563mila euro (su un totale di 3,5 milioni). In questo caso, tutti i singoli Comuni hanno potuto presentare un progetto, a cui si è aggiunto quello di Comunità montana: la valorizzazione del percorso vita di valle, con il potenziamento delle aree attrezzate.

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