Cronaca / Valle Brembana
Domenica 10 Novembre 2024
«Abbiamo sentito le urla e poi è precipitato nel canale». Orazio Scalzo muore a 33 anni
MONTAGNA. La tragedia sabato 9 novembre sul monte Cavallo a Valleve, nella conca di San Simone, la testimonianza di tre escursionisti che hanno lanciato l’allarme.
Le urla, le pietre che cadono e poi il 33enne che precipita per una trentina di metri in un canalone. Una caduta che, nel pomeriggio di sabato 9 novembre, non ha lasciato scampo a Orazio Scalzo, ingegnere originario di Roma e con domicilio nel Milanese.
La ricostruzione dell’incidente
La tragedia è avvenuta sul Cavallo, la montagna che tocca i 2.323 metri posta a confine tra Mezzoldo e San Simone di Valleve, in alta Valle Brembana. Poco distanti si trovano il passo San Simone e le stazioni di arrivo delle vecchie seggiovie della stazione sciistica, la Sessi e la Camoscio, chiuse da sette anni. A sentire le urla di aiuto del giovane sono stati tre escursionisti, due donne di Almè e Ponteranica e un terzo uomo di Ponteranica che stavano percorrendo il sentiero più a valle, rispetto a dove è precipitato il 33enne.
L’allarme e i soccorsi
Sono stati loro a soccorrere per primi il giovane, ma ormai non c’era più nulla da fare. La tragedia è avvenuta poco dopo le 14, in una giornata fredda ma di sole. Giornata ancora invitante per alcuni escursionisti, visto che non c’è neve sui sentieri. Il 33enne, al momento della caduta era solo: non si sa se fosse salito da San Simone o da Mezzoldo. Pare, comunque, si trovasse fuori dal sentiero. Forse aveva perso il tracciato? Forse stava arrampicando?
Le urla, poi i sassi che cadono e il volo del giovane visto dagli escursionisti che erano partiti dal rifugio Madonna delle Nevi di Mezzoldo
Sta di fatto che quella zona è impervia e, dopo essere scivolato, il giovane, prima di fermarsi, ha fatto un volo di una trentina di metri forse più, secondo alcuni residenti che conoscono la zona. Le urla, poi i sassi che cadono e il volo del giovane visto dagli escursionisti che erano partiti dal rifugio Madonna delle Nevi di Mezzoldo e stavano facendo rientro. Sono stati loro a dare l’allarme e a raggiungere per primi il 33enne, sperando di trovarlo ancora in vita. Ma per l’escursionista romano ormai non c’era più nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate nella caduta.
L’arrivo dell’elisoccorso
Dopo pochi minuti sul posto è arrivato anche l’elisoccorso proveniente da Sondrio con il medico a bordo che, calato sul luogo della tragedia, non ha potuto far altro che constatare il decesso del 33enne. Le due giovani di Almè e Ponteranica e il loro amico sono stati accompagnati fino al rifugio Camoscio, posto poco più a valle. Scossi per l’accaduto hanno poi raggiunto Valleve e da qui la caserma dei carabinieri di Branzi.
Il corpo di Orazio nella chiesa di Valleve
Il corpo del 33enne è stato portato con l’elicottero fino alla piazzola nei pressi della chiesa parrocchiale di Valleve. Ad attenderlo la squadra del Soccorso alpino della Valle Brembana che lo ha preso in consegna per portarlo fino al vicino cimitero del paese. La salma è stata quindi ricomposta nella camera mortuaria in attesa del nulla osta dell’autorità giudiziaria e dell’arrivo dei parenti. Nel frattempo i tre escursionisti sono stati sentiti dai carabinieri di Branzi, per ricostruire quanto accaduto.
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