Un lago per far la neve sulle piste Torcola Vaga

Piazzatorre. La stazione lo scorso inverno non ha mai potuto aprire. Il sindaco: «Con il nuovo bacino potremo garantire l’innevamento».

Al via, nei giorni scorsi, a Piazzatorre, i lavori per il potenziamento e l’ampliamento del sistema d’innevamento artificiale nel comprensorio sciistico di Torcola Vaga. Opera importante, voluta fortemente dall’amministrazione comunale per garantire la stagione sciistica anche in caso di scarsità di neve naturale, ha un costo di un milione di euro, 400mila dei quali sostenuti da fondi regionali derivanti dal Bando H48, mezzo milione da fondi comunali e 100mila euro da finanziamento del Bim.

«Dopo anni in cui vogliamo realizzarlo – dichiara Valeriano Bianchi, sindaco di Piazzatorre finalmente riusciremo ad avere un lago per poter innevare la nostra pista panoramica e riuscire così a garantire l’apertura degli impianti d’inverno». Un’apertura che fino allo scorso anno non sempre è stata possibile. «L’intervento – spiega Gaetano Bonetti, consigliere comunale di Piazzatorre – prevede la realizzazione di un bacino di accumulo di cinquemila metri cubi, che sarà realizzato in un’area adiacente al rifugio Gremei, con la relativa stazione di pompaggio, e una nuova linea di innevamento con tubazione e pozzetti sulla pista panoramica, che è la pista azzurra del comprensorio Torcola Vaga. Per noi questo intervento era un obiettivo da tempo, perché ci permette di risolvere un problema che si è verificato anche negli ultimi anni: quello di garantire neve artificiale in quota in mancanza di neve naturale o di scarsità della stessa».

Un problema che ha costretto la stazione a non aprire mai durante l’ultima stagione sciistica 2021-2022. «Non avere la possibilità di fare neve sulle piste in quota – continua Bonetti – ci ha costretti lo scorso anno a non aprire mai. Prima avevamo infatti la possibilità di intervenire con neve artificiale solo sulla pista del bosco, che è la pista di rientro che parte dal rifugio Gremei e arriva in paese. Questo problema era legato al fatto che avevamo una disponibilità di acqua per l’innevamento artificiale con un bacino di soli 400 metri cubi disposto a metà del bosco. Per noi, quindi, questi lavori sono un passo in avanti gigantesco, che ci permettono di passare da 400 a cinquemila metri cubi di acqua disponibile per l’innevamento artificiale. E, inoltre, l’acqua l’avremo finalmente in quota, a 1.500 metri».

Un investimento da un milione di euro garantito da varie fonti di finanziamento

E sarà nei pressi del rifugio Gremei: «Questo – specifica ancora il consigliere comunale – ci permetterà di innevare la pista del bosco a caduta (non si usa quindi la pressione per innevare, ma la pressione viene fornita dalla forza di gravità perché la pista del bosco è più bassa rispetto al nuovo laghetto che stiamo realizzando), con un notevole risparmio di energia. E poi di innevare la pista turisticamente più appetibile, quella azzurra (questa invece non a caduta, ma sfruttando la stazione di pompaggio che verrà realizzata vicino al nuovo laghetto), dove possono sciare tutti, anche principianti e famiglie, e averla così garantita anche con scarsità di neve».

Un miglioramento significativo per il comprensorio, quindi. «È importante perché il comprensorio Torcola Vaga esiste dal 2001 – continua Bonetti – e sono numerosi gli inverni in cui con un leggero strato di neve artificiale avremmo salvato la stagione e invece siamo stati penalizzati. Quest’opera ci permette quindi di risolvere un grosso problema e di avere una stazione sostenibile economicamente tutto l’anno, perché oggi la stazione va benissimo d’estate (col bike park e le altre proposte, ndr) mentre d’inverno era un po’ più complicato per la mancanza dell’innevamento artificiale: ora invece con questo intervento cerchiamo di avere un impianto sostenibile completamente, sia d’estate che d’inverno».

L’invaso, vicino al rifugio Gremei, servirà anche in caso di incendi nei boschi della zona

Ma non solo: «Il bacino di accumulo – spiega Bonetti – avrà anche un’importante funzione pr intervenire in caso di incendi e siccità. Nella zona delle Torcole ci sono bellissimi boschi, ma in caso di incendi si sono sempre registrate delle criticità perché non c’erano bacini adeguati nelle vicinanze per gli interventi e per far pescare gli elicotteri. Ora questo ruolo potrà svolgerlo il nostro nuovo bacino, che sarà utilizzabile anche per incendi nei territori limitrofi. Bacino che avrà anche una funzione di pozza di abbeveraggio degli animali in estate. In una zona storicamente povera di acqua, perché vi sono tanti canali ma l’acqua non viene raccolta, il bacino progettato per autoriempirsi ricevendo al suo interno le acque di scolo piovane e dei bacini limitrofi, avrà anche questa importante funzione».

«Attualmente – conclude il primo cittadino Bianchi – sono in corso i lavori di scavo per realizzare l’invaso, a lavori ultimati vi sarà il collaudo e poi potrà essere utilizzato. L’obiettivo sarebbe di averlo attivo già da quest’inverno».

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