Travolto da un ciclista a Sedrina: 35enne rischia un braccio

L’incidente . È successo domenica mattina 26 marzo: il pedone, di 35 anni, era all’inizio del tunnel. Investito da dietro da un settantenne in bici da corsa. Il presidente delle Guide brembane: troppi episodi, occorre più prudenza.

Travolto da un ciclista mentre camminava nella galleria della pista ciclabile, in località Botta di Sedrina, si trova ora ricoverato alla Humanitas Gavazzeni, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico al braccio sinistro. Il ferito è un cuoco 35enne di origini salernitane, Pasquale Fucci, da tre anni residente con la moglie a Sedrina, che sabato mattina, intorno alle 10,45, stava camminando sulla pista ciclabile della Valle Brembana, all’altezza della località Maivista.

Ciclabile che da Villa d’Almè fino a Piazza Brembana, essendo stata ricavata sull’ex sedime ferroviario, è caratterizzata da una serie di gallerie, più o meno lunghe, generalmente tutte illuminate 24 ore su 24. Così anche la galleria «Maivisto 1» di 222 metri dove è avvenuto l’incidente, parte di un tratto di ciclabile (quello proveniente da Almè) inaugurato pochi anni fa e illuminato a led. Ma il passaggio dalla luce esterna al buio delle gallerie può essere a volte pericoloso.

Il racconto del testimone

A raccontare quanto successo un testimone di Sedrina che proveniva in direzione opposta con la bici. «Il giovane, a piedi, aveva appena imboccato la galleria da nord - racconta - quando da dietro è stato investito in pieno dal ciclista, così a vista un settantenne. Era in sella a una bici da corsa. L’ha preso in pieno. Entrambi sono caduti e il primo a lamentarsi è stato proprio il ciclista. L’ho aiutato ad alzarsi, quindi, sul posto sono arrivate altre due persone. Sia il giovane, che si è alzato da solo, sia l’anziano erano feriti; abbiamo chiesto più volte se volevano che chiamassimo un’ambulanza ma ci hanno detto di no. Tra i due c’è stato poi un po’ di battibecco». A quanto pare il ciclista avrebbe detto al giovane di non averlo visto, essendo quest’ultimo vestito di nero. «La galleria era illuminata ma altri ciclisti in quel momento scendevano velocemente - continua il testimone di Sedrina - così mi sono messo fuori dalla galleria avvisando del pericolo. Poco dopo il ciclista, che pare fosse di Osio Sotto, ha ripreso la sua corsa». A raccontare quanto successo nei minuti successivi è la moglie del giovane, Sara Mancini: «Pasquale ha raggiunto la strada - racconta - dove sono arrivati l’ambulanza e i carabinieri che intanto erano stati chiamati da mio fratello. I carabinieri sono scesi sulla ciclabile ma il ciclista ormai non c’era più. Mio marito è stato portato all’Humanitas Gavazzeni, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Rischia di perdere l’uso del braccio, se andrà bene dovrà comunque sottoporsi a esercizi di fisioterapia. Il colpo che ha ricevuto mio marito mentre camminava, deve essere stato fortissimo: lui è alto 1,70 e pesa 80 chili, occorre maggiore attenzione, in quel punto poteva magari esserci un bambino. Stiamo cercando di risalire al ciclista che lo ha investito».

«Ciclopedonale troppo pericolosa»

L’incidente mette anche in evidenza il problema sicurezza sulla ciclopedonale della Valle Brembana, percorsa dalla primavera all’autunno da migliaia di persone. «Una ciclopedonale bellissima - dice Claudio Cattaneo, presidente delle Guide mountain bike Val Brembana Asd - ma comunque che può essere pericolosa; in estate gli incidenti sono tanti, troppi coloro che finiscono al pronto soccorso: la pista della valle viene usata da ciclisti, pedoni per le passeggiate, mamme con passeggini, persone con cani più o meno al guinzaglio. Un ciclista con la bici da corsa deve sapere che si tratta di una ciclopedonale e non di una ciclovia, quindi è condivisa con altre categorie di utenti. Occorre massima attenzione e una velocità adeguata. E chi fa uso costante della bici varrebbe la pena valutasse una copertura assicurativa».

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