Cronaca / Valle Brembana
Sabato 04 Gennaio 2025
Telefona ai soccorsi: «Aiuto, sono caduto». Escursionista trovato morto sei ore dopo
LA TRAGEDIA . Giampietro Agostini, milanese di 64 anni scivola sul sentiero nella zona del Benigni e precipita per 50 metri. Lui ha chiamato alle 15. Il corpo, senza vita, ritrovato dopo le 21.
Un escursionista milanese di 64 anni è stato ritrovato morto sabato sera non lontano dal rifugio Benigni, che è situato a 2.222 metri di quota nel comune di Ornica, in alta Valle Brembana. Si tratta di Giampietro Agostini. Le ricerche erano partite nel pomeriggio. Pare che l’uomo, abbia telefonato ai soccorsi dicendo di essere caduto in un dirupo, senza però riuscire a dare indicazioni precise sul punto in cui si trovava.
La dinamica dell’incidente
L’escursionista stava percorrendo in discesa il sentiero del Cai che dal rifugio Benigni porta ai Piani dell’Avaro, quando è precipitato in un dirupo, forse dopo essere scivolato o forse dopo essere stato colto da un malore. I soccorritori lo hanno individuato solo dopo le 21 di sabato sera. Purtroppo per il 62enne non c’era più nulla da fare. Il suo corpo era una cinquantina di metri sotto il sentiero.
L’allarme è scattato verso le 15, quando il 62enne è riuscito a telefonare al numero di emergenza. Ha raccontato di essere precipitato, ma ha saputo fornire solo indicazioni generiche sul punto in cui si trovava. Forse perché stordito dalle lesioni riportate durante la caduta o forse perché non era pratico della zona.
La mobilitazione dei soccorsi
I soccorsi si sono mobilitati immediatamente. E hanno puntato verso Ornica e Cusio, probabilmente sulla base delle scarse indicazioni che il ferito era riuscito a fornire. Da Milano è decollato l’elisoccorso del 118: l’eliambulanza di Bergamo era già impegnata per soccorrere un altro escursionista, un 57enne infortunatosi nella stessa zona del Monte Avaro e poi trasportato in codice giallo all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
Una quindicina di uomini del Soccorso alpino della Valle Brembana sono saliti ai Piani dell’Avaro e hanno cominciato a battere la zona. In loro supporto è arrivata anche una squadra da Barzio (Lecco). La mancanza di coordinate ha reso difficoltoso il lavoro di ricerca. Sono così stati allertati i vigili del fuoco di Bergamo, che hanno inviato tre squadre dotate di droni con cui perlustrare la zona. Ai Piani dell’Avaro sono accorsi anche i carabinieri della Compagnia di Zogno.
Il ritrovamento del corpo
In serata è stata trovata l’auto del 62enne, parcheggiata ai Piani dell’Avaro. Nel frattempo in zona ha cominciato a sorvolare anche l’elicottero del 118 di Como, abilitato per il volo notturno. Le ricerche non si sono fermate con il buio. Anche perché tutti speravano di ritrovare il disperso ancora vivo.
Il corpo è stato avvistato in un dirupo profondo una cinquantina di metri. Gli uomini del Soccorso alpino si sono calati per raggiungerlo nella speranza che l’uomo fosse ancora in vita. Purtroppo però non c’era più nulla da fare. Ai soccorritori non è rimasto altro che recuperare la salma del 62enne e riportarla a valle.
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