Sull’Alben un rifugio
per aiutare le missioni

Sabato si presenta la riqualificazione di Baita Piazzoli: luogo di incontro e solidarietà.

Il sogno di un rifugio solidale ed ecosostenibile all’Alben, con la volontà di creare un riferimento per i giovani e gli amanti della montagna. Sono questi i punti fermi da cui ha preso il via il progetto di riqualificazione di Baita Piazzoli, a Cornalba.

Un progetto, ideato dai volontari dell’associazione di promozione sociale «La Cordillera», impegnati ora nella sistemazione e poi nella gestione del rifugio, in collaborazione con il Comune di Cornalba, proprietario della struttura, che verrà presentato, domani, alle 20.30, al centro polisportivo, in un evento, organizzano in collaborazione con il Centro Missionario di Bergamo e patrocinato dal Cai di Bergamo, dall’Eco di Bergamo e da Bergamo Tv, che prevede anche una fiaccolata all’Alben e l’accensione del braciere cima Cornetti alle 21.30 e domenica la Messa alle 11 alla cappella di San Rocco e un pomeriggio di attività all’aperto (trekking, arrampicata e slack-line).

«Il Comune – racconta Giulio Vedovati, membro de “La Cordillera” – voleva valorizzare da tanti anni alcune baite sulla piana dell’Alben, creando una struttura ricettiva e un punto ristoro. Inoltre l’associazione, cercava un punto di incontro per i ragazzi che tornano dalle missioni, dove poter condividere la propria esperienza, ma anche generare profitti da mandare alle missioni che sosteniamo. Un anno fa, poi, abbiamo scoperto della volontà del Comune di Cornalba e abbiamo presentato un progetto per un bando per la gestione e riqualificazione di Baita Piazzoli che è piaciuto molto all’amministrazione e che ci ha premiato». Da circa un anno l’associazione lavora per riqualificare la baita e trasformarla nel rifugio all’Alpe dell’Alben. «Abbiamo poi partecipato a un bando del Gal Valle Brembana 2020 – continua – per ottenere dei fondi per il nostro progetto e, quest’estate, abbiamo ottenuto dal Gal, tramite quel bando, 85 mila euro. A luglio abbiamo iniziato a fare qualche lavoretto noi volontari, ma nei prossimi mesi un’azienda trasformerà la baita in un rifugio con 4 camere per il pernottamento e un ristorante con circa 30 posti interni».

Un rifugio il cui ricavato andrà a sostegno alle missioni associative de «La Cordillera» in Bolivia. «L’idea è quella di tenere aperto il rifugio nella stagione estiva e nelle feste invernali – conclude Vedovati –. L’apertura dipende dal termine dei lavori, ma di certo entro fine 2022, per non perdere i fondi del Gal. In realtà speriamo di aprire già nell’estate del 2021. Anche perché tutto quello che sarà il ricavato del rifugio andrà a sostegno delle missioni di Penas, Santiago de Huata e Batallas, nella regione di La Paz, in Bolivia, nelle quali sono presenti sacerdoti e laici della diocesi di Bergamo, quindi vogliamo partire il prima possibile». Soddisfatta anche l’amministrazione di Cornalba. «Siamo molto contenti di questo progetto – dichiara Alessandro Vistalli, sindaco di Cornalba – e di poter così realizzare un punto del nostro programma elettorale, quello di trasformare le nostre baite in una struttura ricettiva. La cooperativa gestirà al struttura per 15 anni, ma noi come amministrazione daremo loro tutto l’aiuto che potremo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA