San Pellegrino, le future terme saranno ancora più grandi

L’OPERAZIONE. Il Comune acquista da Percassi anche il piano terra di Villa Giuseppina che sarà sede del centro curativo: lavori dal 2025.

Il futuro centro cure termali di San Pellegrino (da non confondere con la Spa del gruppo QC) sarà ancora più grande. Il Consiglio comunale di venerdì 22 novembre, infatti, sarà chiamato a deliberare l’acquisizione, dal gruppo Percassi, del primo piano dell’ex Villa Giuseppina, l’edificio liberty posto a pochi metri dall’ingresso di «QC San Pellegrino» e scelto per ospitare le tradizionali terme sanitarie (chiuse dal 2006).

Il piano terra, circa 300 metri quadrati, è attualmente di proprietà del gruppo Percassi, mentre i tre piani superiori sono già del Comune. La storica Villa Giuseppina è da anni stata scelta dal Comune per ospitarvi le terme curative: l’edificio è quindi stato restaurato ma non era stato concluso con impianti e tutto quanto serve per l’apertura delle terme.

Il bando per la gestione

L’auspicio iniziale dell’Amministrazione comunale era quello di individuare, tramite gara pubblica, un gestore. Che avrebbe poi concluso nei dettagli, con l’aiuto economico dei Comune, l’intervento di recupero e l’allestimento degli impianti per le cure termali. Gestore, però, che, nonostante l’iniziale interessamento di più di un privato - tra cui i gestori di altre strutture termali e anche di una catena alberghiera già operante nella cittadina termale - non è stato trovato. Il bando, scaduto lo scorso luglio, è andato deserto.

Il completamento dei lavori

«A quel punto - dice il vicesindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi - abbiamo deciso di proseguire noi nel completamento dei lavori dei tre piani di Villa Giuseppina, già di proprietà del Comune. Abbiamo ora il progetto esecutivo, speriamo di pubblicare il bando per i lavori entro fine anno e quindi aprire il cantiere per il recupero entro il primo semestre del 2025».

«Sarà il futuro gestore, da individuare tramite un bando, a concludere l’intervento anche al piano terra secondo le proprie esigenze»

Intervento di recupero che riguarderà, però, solo i tre piani superiori (escluso proprio il piano terra) per un costo di un milione e 860mila euro: «La progettazione - continua Milesi - è stata fatta sui piani di nostra proprietà. Sarà il futuro gestore, da individuare tramite un bando, a concludere l’intervento anche al piano terra secondo le proprie esigenze».

Il Consiglio di venerdì 22 novembre dovrà quindi approvare l’acquisizione del piano terra di proprietà di Percassi: l’idea del gruppo privato, fin dall’acquisizione iniziale, era quella di realizzare a piano terra degli spazi commerciali.

«Villa Giuseppina sarà di proprietà comunale»

«Dopo nostre ripetute richieste - continua Milesi - considerato che quegli spazi non erano utilizzati, abbiamo avuto il loro sì alla cessione. Acquisiremo il piano terra, per circa 300 metri quadrati, a 500mila euro più Iva. In tal modo tutta Villa Giuseppina (circa mille metri quadrati ndr) sarà di proprietà comunale e ospiterà le terme sanitarie. In questo modo pensiamo anche di rendere più appetibile la gestione della struttura».

L’obiettivo del Comune è sempre stato quello di riavere le terme tradizionali: «Per noi è fondamentale»

Il bando per la ricerca del futuro gestore delle terme sarà pubblicato contestualmente all’avvio dei lavori di recupero dei tre piani superiori, così da essere già disponibile una volta conclusi. Gestore che dovrà pagare un canone d’affitto annuale al Comune.

La storia delle terme

Il nuovo centro cure termali di San Pellegrino utilizzerà l’acqua della sorgente Vita (40mila litri al giorno). Di fatto dovrà continuare la storia delle terme di San Pellegrino: lo stabilimento termale fu costruito, sul viale Mazzoni, tra il 1899 e il 1901, fu poi chiuso nel 2006: oggi è abbandonato ed è di proprietà del gruppo Percassi che dovrebbe trasformarlo in galleria commerciale.

«Per noi il centro curativo resta fondamentale – dice ancora Milesi – . Resta uno degli elementi dell’Accordo di programma con Regione, Provincia e privato che vogliamo portare a conclusione».

Aperta la Spa dieci anni fa (prima del gruppo Percassi ora del gruppo bancario francese Paribas), l’obiettivo del Comune è sempre stato quello di riavere le terme tradizionali che, in genere, garantiscono soggiorni plurigiornalieri dei clienti nella cittadina.

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