Rifugi raggiungibili. «Ma sui sentieri alti ancora troppa neve»

TURISMO. Al via la stagione, appello del Cai: «Troppo rischioso avventurarsi oltre 2.000 metri». Strutture quasi tutte aperte, da metà mese ogni giorno.

Rifugi delle Orobie ormai quasi tutti aperti e accessibili. E da metà giugno l’apertura per molti sarà ormai quotidiana. Ma in quota c’è ancora tanta neve e diversi sentieri risultano di fatto impraticabili o comunque molto pericolosi. Da qui l’appello del Cai di Bergamo a non avventurarsi lungo tragitti non ancora sicuri. Appello che si trova anche sul sito del Club alpino italiano di Bergamo.

L’appello: attenzione alla tanta neve ancora presente

«La neve è ancora tanta - dice Donato Musci, presidente della commissione rifugi del Cai di Bergamo - e non sappiamo, per esempio quando il Sentiero delle Orobie potrà essere percorribile. Fino ai rifugi si arriva senza particolari problemi. Fino a oggi (ieri per chi legge,ndr), tra i nostri dieci rifugi solo il Tagliaferri era ancora chiuso per via della troppa neve. Il rifugista sta comunque lavorando per rendere percorribile anche l’ultimo tratto. Ma sono i sentieri in quota, oltre i 2.000 metri, soprattutto quelli esposti a nord, che preoccupano: sono impraticabili, per esempio, quelli dal Brunone al Coca, dal Coca a l Curò o dal Calvi al Brunone. Meglio non avventurarsi. Ancora una settimana fa aveva nevicato. Sui sentieri sono presenti diverse lingue di slavine da attraversare. Apparentemente non difficili, ma sotto possono esserci corsi d’acqua e quindi il vuoto. Facile caderci dentro. L’invito, quindi, è quello di chiedere sempre al rifugista sulla possibilità di percorrere alcuni sentieri».

«L’appello è rivolto in modo particolare agli stranieri - continua Musci - che spesso affrontano i sentieri delle nostre montagne non in modo adeguato e senza chiedere. Ai rifugi si arriva senza problemi, ma oltre può essere pericoloso».

«L’accesso al rifugio è libero dalla neve - dice Andrea Berera, del Calvi (Carona) - ma i collegamenti con gli altri rifugi ancora difficili: ci sono ancora diversi ponti di neve». Così anche al rifugio Laghi Gemelli: «Si può arrivare fino al Calvi - dice Maurizio Nava - facendo però molta attenzione. Altri sentieri, invece, sono da verificare per la troppa neve ancora presente. I laghi alti, per esempio il Colombo, sono ancora ghiacciati».

«L’appello è rivolto in modo particolare agli stranieri - continua Musci - che spesso affrontano i sentieri delle nostre montagne non in modo adeguato e senza chiedere. Ai rifugi si arriva senza problemi, ma oltre può essere pericoloso»

Tutto pronto per l’estate

Rifugi comunque aperti e pronti ad accogliere gli escursionisti, con l’arrivo anche delle temperature estive. E per alcuni rifugi anche alcune novità, come al Calvi di Carona. Qui sono in programma uscite per arrampicare su falesie attrezzate (sul Cabianca e nei pressi del rifugio) e, a disposizione, accompagnatori di media montagna, guide alpine e per ebike. E all’alba corsi di pilates al lago Rotondo. Aperto dal prossimo weekend anche il rifugio Benigni (Ornica).

In Valle Seriana e Val di Scalve i rifugisti sono ormai pronti all’apertura estiva. C’è chi è già aperto da tutti i giorni come il rifugio Alpe Corte e da questo fine settimana anche il rifugio Coca, chi invece è aperto solo nei weekend e darà il via alla stagione dal 15 giugno.

Gite amate, tante prenotazioni

Ma soprattutto le Orobie affascinano e sono tanti gli escursionisti italiani e stranieri che hanno già programmato il giro sulle montagne bergamasche e prenotato nei rifugi. «Siamo aperti fino al 29 settembre - dice Silvana Rodigari rifugista del Coca - C’è ancora tante neve in alto e lungo il giro delle Orobie ma fino al rifugio è tutto libero». Buone le prenotazioni: «Abbiamo già molti stranieri in nota, provengono come sempre dal Nord ed Est Europa e stanno arrivando anche le richieste dagli israeliani». Il rifugio Curò, aperto in questo periodo nei fine settimana, inizierà l’apertura quotidiana in concomitanza con il weekend della prima apertura delle Cascate (15/16 giugno). Il Rino Olmo aprirà tutti i giorni dal 15, il Barbellino ha posticipato l’apertura al 15 giugno, troppa la neve. E così anche il Brunone aprirà il 14, qui escursionisti e amici hanno risposto all’appello del rifugista Marco Brignoli e, raggiunto il rifugio nella neve, hanno imbracciato le pale e spalato per consentire il rifornimento in elicottero di questi giorni.

«Questi gesti fanno bene al cuore, non ci si sente abbandonati, grazie a chi ha partecipato - ha detto Brignoli - La neve è tanta, il giro delle Orobie sarà ritardato quest’anno perché nei passi c’è ancora tantissima neve. Segnaliamo inoltre una slavina all’inizio del sentiero (dal paese) e consigliamo percorso alternativo (sempre 227), mentre dal passo di Valsecca sono due ore di cammino nella neve. L’idea è di fare la traccia per agevolare il passaggio». Dalla Val di Scalve, sotto la Presolana, il rifugio Albani è aperto nel fine settimana e dal 13 tutti i giorni.

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