Raffica di incidenti sulle piste da bob. «Poco preparati e indisciplinati»

IN MONTAGNA. Cinesi ai Piani di Bobbio e sudamericani a Foppolo, dove domenica 28 gennaio una 22enne ha divelto due reti ed è finita in ospedale a Sondrio. «Clima mite, la mattina piste più ghiacciate».

«È un problema soprattutto di “cultura” della neve: si deve essere consapevoli che scendendo in pista ci sono dei rischi, soprattutto se non vi sono le giuste capacità. Per il resto, gli incidenti che succedono a Foppolo non sono né più né meno di quelli in altre stazioni. Qui, però, abbiamo certe pendenze che in comprensori vicini a noi non ci sono». Marco Calvetti, direttore della stazione sci di Foppolo, commenta così gli incidenti che nei fine settimana impegnano sempre di più i soccorritori, in particolare nell’area bob delle Foppelle.

Da sempre la storica stazione dell’Alta Valle Brembana è frequentata oltre che dagli sciatori anche da famiglie per una giornata sulla neve: sui bob, con le ciaspole, per lo scialpinismo, per una passeggiata nei boschi del Convento.

E da alcune stagioni – favorita anche dalla pubblicità di alcune agenzie con sede a Milano – raggiunta anche da pullman (o singole famiglie in auto) di turisti sudamericani e dell’Est Europa. Un po’ come succede nel vicino comprensorio di Valtorta-Piani di Bobbio, «invaso» ormai da anni da una clientela in questo caso cinese. Anche lì, spesso, si «avventurano» sulle piste senza adeguate capacità. Ma la pendenza delle piste, forse, non è tale da provocare incidenti di particolare gravità, almeno nella maggior parte dei casi.

Diverso il caso di Foppolo, comprensorio da sempre meta anche di sciatori esperti e, per alcune piste, con pendenze importanti. Dove, spesso, si cimentano proprio loro, «sciatori» improvvisati alle primissime armi. Con inevitabili incidenti, nonostante tutte le dotazioni di sicurezza possibili.

«In questo periodo, poi, i rischi sono ancora maggiori: le alte temperature sciolgono la neve che poi si ghiaccia al mattino, rendendo più pericolose le piste».

Succede nell’area delle Foppelle, riservata ai bob e servita da un tapis roulant per la risalita. Anche se poi, molti salgono comunque a piedi lato pista. Ancora ieri mattina, verso le 10,30, un episodio: una ragazza di 22 anni, romena, scendendo con il bob, non è riuscita evidentemente a tenere controllata la velocità, ha divelto le due reti di protezione in fondo alla discesa, cadendo poi nella strada sottostante. Nell’impatto ha riportato diversi traumi. Sul posto i soccorritori dell’associazione Akja, ambulanze e auto medica. La ragazza è stata trasportata con un elicottero arrivato da Trento all’ospedale di Sondrio, in codice giallo. «Gli incidenti, in particolare nelle aree dedicate ai bob – aggiunge Nicola Bernacca, istruttore dell’Akja – sono il più delle volte dovuti all’indisciplina. Frequenti a Foppolo ma come in altre stazioni dove operiamo, per esempio ai Piani di Bobbio, dove ci sono soprattutto cinesi tra gli stranieri. Spesso sono extracomunitari che affrontano con leggerezza la discesa, ma anche italiani. Nei weekend scorsi, sempre a Foppolo, per esempio, c’è stato un italiano che ha travolto una mamma in coda al tappetino di risalita. In questo periodo, poi, i rischi sono ancora maggiori: le alte temperature sciolgono la neve che poi si ghiaccia al mattino, rendendo più pericolose le piste».

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