Cronaca / Valle Brembana
Lunedì 29 Luglio 2024
Piccoli negozi nei paesi di montagna, incentivi per resistere
COMMERCIO. Dalla Regione, tramite il Gal Val Brembana, quattro milioni di euro per agricoltura, commercio e turismo in 55 Comuni. Dal 2019 perse 44 botteghe: aiuti fino a 25mila euro per i giovani che vogliono aprire.
Piccoli negozi, ma non solo. Gli aiuti sono anche per nuove attività imprenditoriali, per l’agricoltura, la zootecnica, il settore turistico, per servizi e infrastrutture. I primi bandi già dal prossimo autunno e mesi a seguire, per una dotazione finanziaria complessiva di quattro milioni di euro, tramite Regione Lombardia.
Si tratta della nuova «Strategia di sviluppo locale 2023-2027», denominata «Convergenza sui giovani» e presentata agli amministratori dal Gruppo di azione locale (Gal) della Valle Brembana (55 Comuni tra cui 12 della Val Seriana e tre della Valle Imagna).
Nove i bandi che verranno pubblicati, rivolti a enti pubblici e singoli privati, anche in forma associata (chiamati «Smart village») con l’ampio obiettivo di contrastare lo spopolamento favorendo le attività legate al mondo rurale, turistico e commerciale. Tra i finanziamenti anche 150mila euro destinati ad attività extra agricole, start up innovative ma anche negozi nei paesi di montagna, da avviare o aperti da under 40. Con possibilità di contributo a fondo perduto di 25mila euro.
Morali: «Sappiamo che le botteghe di montagna sono in difficoltà, che alcuni borghi restano senza. Questo vuole essere un aiuto»
«Si tratta di un finanziamento che riproponiamo – dice la presidente del Gal, Lucia Morali – dopo che nelle prime due occasioni non tutta la dotazione a nostra disposizione è stata erogata. Con il bando vogliamo aiutare chi intende avviare o ha da meno di due anni avviato, per esempio, un negozio. Sappiamo che le botteghe di montagna sono in difficoltà, che alcuni borghi restano senza. Questo vuole essere un aiuto».
In cinque anni 44 chiusure
I dati forniti da Confcommercio Bergamo evidenziano che in cinque anni, nei comuni che fanno parte del Gal si è passati dalle 597 attività al 30 giugno 2019 alle 553 dello scorso mese, con una perdita di una decina di esercizi ogni anno. Con differenze, però, tra i diversi paesi: se San Giovanni Bianco, per esempio, ha perso sei attività (da 51 a 45), San Pellegrino ne ha guadagnata una (da 44 a 45). Zogno ne ha perse una decina (da 96 a 87), Sant’Omobono quattro (da 40 a 36), Selvino è passata da 41 a 36, per citare i comuni più popolosi.
Generalmente invariati i numeri delle attività nei piccoli comuni, dove, spesso, resistono uno o due negozi di vicinato. È il caso, per esempio, di paesi come Averara, Aviatico, Cassiglio, Cornalba, Mezzoldo, Moio, Ornica, Piazzolo e Valnegra, che contano appunto un solo negozio. La dotazione maggiore della Strategia del Gal, comunque, (900mila euro), è destinata a servizi turistici, per infrastrutture, percorsi, strutture sportive, poi ci sono 762mila euro per il recupero di edifici rurali, 450mila euro per migliorare il benessere animali negli allevamenti, 250mila euro destinati alla migliore gestione del bosco, con il recupero di aree distrutte dal bostrico e quindi combattere i dissesti idrogeologici; ancora 140mila euro la dotazione disponibile per chi presenterà progetti per il recupero di prati e pascoli abbandonati, pozze di abbeverata, muri a secco o combatterà specie esotiche, 120mila euro per recupero di fabbricati in alpeggio e altri 80mila euro per migliorare approvvigionamento idrico e rete viaria in alpeggio; 130mila euro andranno ai cosiddetti «Smart village», ovvero strategie integrate che vedranno il coinvolgimento di più soggetti pubblici e privati. I prossimi bandi sono stati presentati in un incontro agli amministratori della valle.
«C’è stata una grande partecipazione – dice la presidente del Gal, Lucia Morali –. Questo dimostra l’interesse del territorio per la nuova Strategia di sviluppo locale e la fiducia nel lavoro del Gruppo di azione locale della Valle Brembana».
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