Cronaca / Valle Brembana
Sabato 02 Novembre 2024
Operata all’occhio, con l’auto per 74 chilometri per avere il certificato di malattia
LA STORIA. L’intervento a Seriate, il ritorno a casa a San Giovanni Bianco ma la Continuità assistenziale è assente in Valle Brembana. Per il certificato di malattia guida l’auto fino ad Albino.
Alla fine, dopo più di una rimostranza telefonica con gli operatori sanitari, non... ci ha più visto. Ha preso l’auto, nonostante 24 ore prima fosse stata operata a un’occhio, e si è fatta 74 chilometri per avere il certificato di malattia.
È successo ad un’ operaia 50enne di San Giovanni Bianco: l’ipertensione le aveva forato la retina di un occhio, e giovedì mattina, alle 8, è stata operata all’ospedale di Seriate. «Me ne sono tornata a casa accompagnata da mio marito - racconta - con il certificato dell’ospedale che ero stata operata e necessitavo di riposo, quindi di alcuni giorni di malattia che però non avevo chiesto in ospedale. Era però un giorno prefestivo e il mio medico di base non rispondeva al telefono. Così mi sono rivolta alla Guardia medica ( Continuità assistenziale,ndr)».
«Per legge non potevano rilasciare il certificato in via telematica. A quel punto ho fatto presente che la mattina ero già stata a Seriate per un’operazione e avrei dovuto farmi altri 74 chilometri tra andata e ritorno, e mettermi alla guida da sola»
L’odissea per un certificato
E qui è iniziata l’odissea della signora per avere il certificato. «Ho chiamato, nel primo pomeriggio, al numero unico e mi hanno risposto da Dalmine - racconta - dicendo che sarei dovuta recarmi alla sede aperta più vicina, ad Albino. Per legge non potevano rilasciare il certificato in via telematica. A quel punto ho fatto presente che la mattina ero già stata a Seriate per un’operazione e avrei dovuto farmi altri 74 chilometri tra andata e ritorno, e mettermi alla guida da sola». La signora richiama un’altra volta, dall’altra parte del telefono pare rispondano da Albino. Intanto un messaggio la avvisa che ha tempo 32 ore per recarsi all’ex Guardia medica per avere il Certificato di malattia. «Non c’era alternativa - dice -. Dovevo andare di persona. Chiedo se posso andare al Pronto soccorso di San Giovanni Bianco, ma non lo sanno».
«Così, nonostante l’operazione all’occhio, mi sono messa al volante e sono andata ad Albino per avere finalmente il certificato di malattia»
La cinquantenne va al Pronto soccorso, in codice bianco. «Stupefatte del mio caso - dice - le infermiere, gentili, mi rispondono che sarei stata visitata dopo tutti gli altri pazienti, e forse avrei anche dovuto pagare. Io, con il mio problema all’occhio, ho preferito non far perdere tempo. Così sono tornata a casa arrabbiata e delusa. Insomma, dopo l’operazione dovevo stare tranquilla, riposare, proprio perché era stata l’ipertensione a causarmi il problema all’occhio. E invece l’arrabbiatura mi è salita a mille». La signora non si dà comunque per vinta e venerdì mattina chiama di nuovo per vedere se in Valle Brembana sia aperta una sede di Continuità assistenziale. «Niente, in Valle non c’era aperto nulla - racconta ancora la cinquantenne -. Così, nonostante l’operazione all’occhio, mi sono messa al volante e sono andata ad Albino per avere finalmente il certificato di malattia».
«Mi chiedo - conclude amareggiata - se questa è l’eccellente sanità della Lombardia, se è mai possibile che in Valle Brembana per due giorni non ci sia un medico di Continuità assistenziale, se, anziché in via telematica, uno, per avere un certificato debba farsi 74 chilometri in mezzo al traffico».
© RIPRODUZIONE RISERVATA