Neve solo sopra 1.300 metri: sci, impianti chiusi a Lizzola e Carona

Una decina di centimetri di neve, qualcosa in meno a valle, forse qualcosa in più in quota. Con il limite neve di circa 1.200-1.300 metri. Le Orobie hanno rivisto l’8 gennaio un barlume di inverno, con i fiocchi che hanno di nuovo imbiancato paesaggi e strade. Spazzaneve in azione e stazioni sci - considerato il maltempo - con pochi appassionati.

Era l’ultimo giorno del lungo periodo festivo, anche se in molti hanno scelto sabato come giorno di rientro, e il bilancio sia di presenze sia di sciatori sulle piste è positivo. Nonostante la scarsità di innevamento che, i pochi centimetri di domenica, non hanno certo risolto. Tanto che fino a venerdì seggiovie e piste di Val Carisole saranno chiuse (aperto invece Foppolo).

«La neve è poca - dice Ezio Berera, per la “Sviluppo Monte Poieto”, proprietaria e gestore della stazione -. Abbiamo anche poco personale e i costi energetici sono altissimi. Saremo chiusi fino a venerdì, riapriremo il fine settimana e quindi faremo una valutazione sulla situazione del comprensorio». Sempre chiuse per mancanza di neve anche le piste di Piazzatorre, Oltre il Colle e Selvino.

Bilancio delle feste positivo sia per gli impianti di Foppolo sia per Valtorta-Piani di Bobbio (con punte di 9.500 primi ingressi giornalieri), che restano aperti tutti i giorni. Così come saranno aperti, in Val Seriana, Monte Pora e Spiazzi di Gromo.

Anche i comprensori dell’alta Val Seriana riponevano grande speranza in questo peggioramento meteo come confermato dal comunicato emesso sabato dalla cooperativa Nuova Lizzola.«Ci teniamo a ringraziare le tantissime persone che sono venute a Lizzola durante queste festività. Vi comunichiamo che da lunedì 9 gennaio o la stazione resterà chiusa. Approfitteremo della perturbazione in arrivo – si legge ancora - per rimettere in sesto le nostre piste. La stazione riaprirà venerdì 13 e in settimana vi daremo prima possibile maggiori informazioni». Maggiori dettagli sul proseguimento della stagione vengono poi forniti da Omar Semperboni.

«Nei prossimi giorni confidiamo innanzitutto in un lieve calo delle temperature affinché la sistemazione delle piste possa venir supportata anche dal funzionamento degli impianti di innevamento artificiale. Essendo una piccola stazione dovremo, come sempre, tenere monitorate le spese quindi nelle prossime settimane valuteremo gradualmente la fattibilità dell’apertura degli impianti ed, eventualmente, del loro numero».