Nel Grand Hotel 118 camere superlusso: un gruppo americano investirà 64 milioni

A SAN PELLEGRINO. Lo storico albergo aggiudicato ai californiani della «Ekn Development»: avrà spa e piscine esterne. Il Comune: «È un passo decisivo per il rilancio turistico della nostra cittadina e dell’intera Valle Brembana».

Il Grand Hotel di San Pellegrino rinascerà: la notizia attesa da ormai 50 anni è arrivata ieri sera dal Comune. La commissione tecnica ha ritenuto congrua l’offerta della «Ekn Developmente», gruppo californiano di Newport Beach già impegnato nella progettazione e realizzazione di altri alberghi di lusso.

64 milioni di euro l’investimento

Il monumento liberty, aperto nel 1905 e chiuso dal 1978 tornerà hotel di lusso, grazie a un investimento complessivo di 64 milioni di euro. Una svolta per il turismo della cittadina termale e probabilmente anche per la Valle Brembana, inseguito da anni e ora pronto a realizzarsi dopo che negli ultimi anni erano già stati investiti oltre venti milioni per un parziale recupero della struttura liberty. Dopo tre bandi andati deserti, finalmente il quarto è andato a buon fine.

«Con particolare piacere e con grande fiducia e speranza, il Comune di San Pellegrino Terme comunica che il bando di gara per il completamento del recupero e la gestione del GrandHotel, è stato aggiudicato al Gruppo americano “EKN Development” di Newport Beach,California», recita la nota stampa congiunta con la società americana.

«Un passo decisivo per il rilancio turistico»

«Un passo decisivo e fondamentale nel percorso di rilancio turistico-termale intrapreso dal nostro Comune a partire dall’Accordo di Programma siglato nel 2007 con Regione Lombardia e Provincia di Bergamo. Il Grand Hotel costituisce, insieme al Casinò, il monumento simbolo che consente a San Pellegrino Terme di essere conosciuta a livello nazionale e nel mondo oltre che come“cittadina dell’acqua” in tutte le sue espressioni, come “città del liberty”. Fondamentale quindi che questo complesso monumentale, acquisito dalla Provincia nel 2000 e successivamente trasferito in proprietà al Comune, venga conservato e valorizzato».

«La proposta progettuale presentata da EKN Development risponde nel modo migliore e più compiuto a questo obiettivo, prevedendo il completo recupero del Grand Hotel e del parco annesso come albergo di lusso e cioè con la destinazione per tanti anni soltanto auspicata e sognata. Accanto alla soddisfazione per la qualità della proposta presentata da EKN Development, desideriamo sottolineare con estremo piacere l’entusiasmo manifestato dal Ceo del Gruppo Ebbie K. Nakhjavani nei riguardi della nostra cittadina e testimoniati dalla scelta di scommettere ed effettuare un investimento così importante per il recupero del nostro Grand Hotel».

La proposta presentata prevede la realizzazione di 118 camere che evocano la raffinatezza delle ville italiane del periodo della “Belle Époque” e che vengono collocate, come nel passato, nei quattro piani posti sopra il piano terra. Il piano seminterrato ospiterà una spa

«La proposta presentata che consentirà ad EKN Development di gestire per 99 anni il complesso del Grand Hotel non costituisce un semplice rifacimento dei piani superiori dell’edificio, ma un vero e proprio progetto di rinascita, in grado di riportare il Grand Hotel alla sua gloria passata, restituendogli il ruolo di faro luminoso nel cuore di San Pellegrino Terme. La proposta presentata prevede la realizzazione di 118 camere che evocano la raffinatezza delle ville italiane del periodo della “Belle Époque” e che vengono collocate, come nel passato, nei quattro piani posti sopra il piano terra. Il piano seminterrato ospiterà una Spa rivoluzionaria e all’avanguardia che prevede lo sfruttamento delle sorgenti comunali con annessa “speakeasy lounge” che riporta in un’epoca passata. Il piano terra ospiterà un ristorante raffinato e negozi di lusso, mentre al piano sottotetto sotto la cupola è previsto uno spazio che si apre su una biblioteca-bar e una terrazza all’aperto, pronta ad accogliere riunioni, conferenze ed eventi di gruppo. L’area esterna, immaginata come un’oasi all’aperto ospiterà un bar che si affaccia su una piscina a sfioro e una vasca idromassaggio, mentre sul retro del Grand Hotel verranno realizzati campi da bocce, posti a sedere attorno a un fuoco all’aperto e giardini lussureggianti.

L’area esterna, immaginata come un’oasi all’aperto ospiterà un bar che si affaccia su una piscina a sfioro e una vasca idromassaggio

Dal restauro al canone d’affitto

L’investimento per il restauro e il recupero dell’immobile è quantificato in euro 64.226.427 euro con una compartecipazione pubblica di 5 milioni di euro (3 milioni di euro di contributo della Regione Lombardia; 2 milioni di euro di contributo Comune), mentre il canone d’affitto annuo indicizzato riconosciuto al Comune ammonta a euro 10.000. Le difficoltà e le preoccupazioni affrontate in questi anni per tentare di individuare un percorso che consentisse il recupero e la riattivazione del Grand Hotel sono state tante, ma oggi salutiamo con grande soddisfazione e fiducia questa novità che riaccende i riflettori a livello nazionale e internazionale su questo nostro straordinario monumento e patrimonio storico della nostra cittadina».

«La straordinaria importanza dell’intervento e l’entità dell’investimento complessivo stanno già attirando l’attenzione di diversi operatori economici, pronti a investire nella zona»

«Siamo certo soltanto al primo passo di un percorso che sarà ancora lungo, ma confidiamo che la capacità, la qualità e la forza del Gruppo EKN Development, conosciuto nel mondo per numerosi altri straordinari e innovativi investimenti realizzati e in corso di realizzazione in ambito alberghiero, unito alle parole di entusiasmo e ammirazione espresse per la nostra cittadina da Ebbie K. Nakhjavani nel comunicato che annuncia l’intervento sul Grand Hotel possano portare presto a ridare vita e splendore a questo nostro gioiello liberty e completare, con questo nuovo fondamentale tassello, il rilancio turistico di San Pellegrino e della valle. La straordinaria importanza dell’intervento e l’entità dell’investimento complessivo stanno già attirando l’attenzione di diversi operatori economici, pronti a investire nella zona».

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