Mille partite, ma ora Federica gioca quella della vita

LA STORIA. Federica Balestra, 44 anni, premiata da Centro pallavolo 27 e dal Comune di San Giovanni Bianco per il suo record: mille partite ufficiali. Malata gravemente, ora lotta per la vita.

Premiata per le mille partite di pallavolo. Ma ora gioca la partita più importante, quella per la vita. Federica Balestra, 44 anni, di San Giovanni Bianco (originaria di Valnegra), nei giorni scorsi è stata festeggiata e premiata per le sue mille partite ufficiali nel «Centro pallavolo 27»: un record che forse ha pochi pari in questo campo. Una festa che, purtroppo, si è accompagnata dalla notizia del male che se la sta prendendo.

«La festa è stata uno dei momenti più toccanti della storia del Centro pallavolo 27 - raccontano dalla società sportiva, da 40 anni protagonista in Val Brembana -. Federica ha avuto 33 anni di militanza ininterrotta: da atleta, da collaboratrice, dirigente, segnapunti e supertifosa a tempo pieno. Mercoledì 19 marzo, a San Giovanni Bianco, è stata disputata una gara del campionato di Seconda divisione e Federica ha tagliato lo straordinario traguardo delle mille gare ufficiali. Ad attenderla in palestra c’era tutto il Centro pallavolo».

Iniziò a giocare per il Cp27 a 12 anni

«Un corridoio umano formato dalle sue compagne di squadra e dalle avversarie-amiche di Petosino, ha scortato Federica fino al gigantesco striscione che presidiato dalla nostra sindaca Enrica Bonzi e dall’assessore allo Sport Giacomo Siboldi ha emozionato Federica». Una festa a sorpresa voluta dal compagno e allenatore Fausto Rota, con la collaborazione della società di Petosino, ma soprattutto il contributo di Vittorio Piccinelli che, in accordo con la Fipav Bergamo, ha tenuto nascosta fino all’ultimo momento la sede della gara da disputare. Ciliegina sulla torta la presenza , come direttore di gara, dell’amico ed ex atleta del Centro pallavolo 27, Guido Cerami. La pergamena con dedica personalizzata, accompagnata da un mazzo di fiori, sono stati consegnati a Federica dalla sindaca e dall’assessore in rappresentanza del Comune. Al coach Rota il compito di illustrare la lunghissima carriera di Federica (soprannominata Kubrick per le sue doti da regista in campo) che iniziò a giocare per il Cp27 a 12 anni.

«Fede è ed è stata sicuramente l’atleta più seria, impegnata, presente e dotata che io abbia mai allenato. Assolutamente incomprensibili per le ragazze di oggi le scelte di Federica di rinunciare a feste e a gite scolastiche o vacanze per non perdere allenamenti e gare»

Per lei podi provinciali e regionali ma «se Federica fosse approdata in una squadra di alto livello fin dai suoi primi passi - dice il suo compagno-coach - avrebbe raggiunto sicuramente la categoria più importante e vissuto una carriera di cui avremmo ascoltato in televisione le gesta. Ma, per fortuna mia e del Cp27, è nata in alta Valle Brembana. Fede è ed è stata sicuramente l’atleta più seria, impegnata, presente e dotata che io abbia mai allenato. Assolutamente incomprensibili per le ragazze di oggi le scelte di Federica di rinunciare a feste e a gite scolastiche o vacanze per non perdere allenamenti e gare. Un patrimonio di attaccamento e disponibilità straordinario». A rendere ancora più sentita la festa è stato il male subdolo contro cui Federica sta giocando la partita più difficile della vita. «Ma come sempre - dicono le compagne di squadra - saprà lottare come ha fatto in questi 33 anni sui campi».

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