Malata di Sla resta senza corrente elettrica
Maltempo, salva grazie ai pompieri

Una mamma di Somendenna di Zogno vive grazie ai macchinari. Salvata durante il black out da un generatore portato dai vigili del fuoco.

Il maltempo che ha investito la nostra provincia tra venerdì 2 e sabato 3 ottobre non ha causato solo smottamenti, fiumi ingrossati e chiusura di strade: alcune piante sono cadute sui cavi dell’energia elettrica causando un’interruzione di corrente in diverse località in alta Valle Brembana ma anche a Zogno, nella frazione montana di Somendenna. Qui abita una donna di 54 anni, affetta da Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), che ha un bisogno vitale di energia dal momento che è quella che permette il funzionamento delle apparecchiature che la tengono in vita.

Quando la corrente elettrica è venuta meno la donna e i suoi famigliari si aspettavano che il problema potesse risolversi a breve, ma il contatore continuava a rimanere «a secco» e la batteria di riserva cominciava a esaurirsi, cosi sono stati chiamati i Vigili del fuoco. La centrale di Bergamo pullulava di richieste di intervento da ogni angolo della provincia, cosi l’equipaggio disponibile è partito da Madone, nell’Isola, verso le 10,30 e ha portato a casa della 54enne il gruppo elettrogeno, una strumentazione che permette di generare corrente elettrica.

Contemporaneamente dalla postazione del 118, di stanza all’ospedale di San Giovanni Bianco, è partita l’automedica con un equipaggio per verificare i parametri della donna e prestare eventuali cure necessarie.

Una volta a Somendenna, i Vigili del fuoco hanno trasferito il gruppo elettrogeno in casa e lo hanno collegato alla strumentazione tramite una prolunga, ridando così preziosa energia e caricando anche le batterie di scorta ormai andate esaurite.

I Vigili si sono fermati fino a quando è rientrata la corrente elettrica, verso le 13,30.

Residente a Zogno da sempre, la donna quattro anni fa ha scoperto di essere affetta da Sla, malattia che le ha condizionato completamente la vita, obbligandola a sacrifici e spese necessarie molto costose.

«Stamattina (ieri per chi legge, ndr) - spiega - vedendo che l’elettricità non tornava e avendo già sfruttato parzialmente le batterie di alcuni macchinari necessari per manovre tipo disostruzione delle vie aeree dalla saliva che, ahimè, talvolta scende per vie traverse e una macchina che aiuta a respirare (il cosiddetto ventilatore), ho chiesto aiuto. Sono stata soccorsa da tanti angeli dal volto coperto, in questo tempo di covid: vedevo solo i loro occhi, gli occhi belli, con luce della passione per il prossimo. Grazie di cuore a tutti, anche alla Protezione civile che è intervenuta quando i Vigili del fuoco sono andati via per altri interventi».

In questi anni, da quando ha scoperto di essere affetta dalla Sla, è stata aiutata da tanti volontari e amici. In suo aiuto sono accorse associazioni e gruppi che hanno organizzato a scopo solidale concerti, incontri di poesia e bancarelle. Per sostenere il cammino della mamma di Somendenna.

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