Cronaca / Valle Brembana
Lunedì 15 Gennaio 2024
«La vita è un filo che dobbiamo custodire»: l’addio a Ernesto Pesenti
VALLE BREMBANA. Chiesa Parrochiale di San Giovanni Bianco gremita per l’ultimo saluto al 47enne motociclista morto in un incidente stradale.
«Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire. Spendere tutti i tuoi giorni passati Se così presto hai dovuto partire». Il parroco di San Giovanni Bianco, don Gianluca Salvi, prende a prestito le parole di Francesco Guccini per ricordare Ernesto Pesenti, il motociclista di 47enne morto giovedì 11 gennaio nello schianto con un’auto, sulla statale della Valle Brembana.
La chiesa prepositurale, nel pomeriggio del 15 gennaio, era gremita: famigliari, parenti, amici e conoscenti. Tante le persone rimaste anche sul sagrato della parrocchiale. Presenti anche la sindaca Enrica Bonzi e il presidente della Comunità montana Fabio Bonzi. Ernesto aveva lavorato nella squadra di operai dell’ente comunitario fino allo scorso novembre.
«Che cosa è servita la sua morte se andiamo a casa uguali, se la sua morte non ci mette dei punti di domanda - ha continuato nell’omelia don Salvi -. Se alla fine il suo morire non ci rende più uomini. Sarebbe il peggior affronto che potremmo fare ad Ernesto».
«In quel pomeriggio buio - ha continuato il parroco - si è accesa una luce, non troppo forte. Ma sufficiente ad Ernesto per ritrovare la strada. Una strada diversa, che l’ha portato alla casa del Padre. E non perché il Signore ha decretato che voleva così. Il Signore non vuole la morte di nessuno. È la vita. Sono le nostre scelte che tante volte conducono alla morte, un’imprudenza può uccidere qualcuno. Eppure quando compiamo un’imprudenza siamo convinti di essere capaci. La vita è un filo, un semplice filo. Abbiamo il compito di custodirlo e di proteggerlo, di non sprecarlo. Questo la promessa che dobbiamo fare». Dopo la Messa l’ultimo saluto sul sagrato della parrocchiale di conoscenti e amici. Poi la salma è stata portata a Bergamo per la cremazione.
Ernesto Pesenti l’11 gennaio scorso stava rientrando a San Giovanni Bianco da San Pellegrino, con la sua Bmw 1000. Lo schianto sulla statale, a ingresso paese, con una Golf che usciva dalla stazione ecologica. Terribile lo schianto. Per lui non c’è stato nulla da fare.
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