Isolati dalla frana: «Possiamo restare ancora pochi giorni, poi ce ne andremo»

MALTEMPO. Interrotta da venerdì 12 luglio la strada di accesso alla frazione Caprile di Santa Brigida. Gli anziani: «Impensabile portare la spesa a piedi per tre chilometri». E a Ornico di San Giovanni Bianco 50 semisolati.

«Se si tratta di pochi giorni possiamo anche restare. Ma se la chiusura si protrarrà a lungo dovremo lasciare la frazione. Impensabile per noi anziani portare la spesa a piedi per tre chilometri di strada, anche in salita». A parlare è Beatrice Baldini, una delle villeggianti di Caprile Alto. La frazione di Santa Brigida è isolata dalla mattina di venerdì scorso 12 luglio, quando un corso d’acqua a circa 150 metri da Taleggio ha invaso la strada comunale di accesso, l’unica di collegamento con il capoluogo. Una decina le persone ora che abitano nella frazione, tutti villeggianti da Albino, Milano, Treviolo, Sorisole, Spirano e Treviglio, prevalentemente anziani.

Ad agosto 40 abitanti

Da Santa Brigida a Caprile Alto ci sono circa tre chilometri di strada, dalla frana un chilometro e mezzo, subito dopo la frazione di Taleggio. Un nucleo storico di case, immerse nel verde di boschi e prati. Qui regnano silenzio e tranquillità. Quello che da 40 anni ha cercato il milanese Gianluigi Baldini, 83 anni, con la moglie. «L’idea è di restare qui fino ad agosto – dice –, eventualmente ci faremo aiutare dai nipoti a portare la spesa. Sicuramente non potremo farcela da soli». Lungo la strada salgono i coniugi Emanuela Cortinovis, 70 anni, e Dario Manganoni, 75 anni. Arrivano da Albino. «Dovevamo salire già venerdì – dice Emanuela –, poi abbiamo saluto della chiusura della strada. Raggiungiamo la frazione a piedi, ma il percorso è lungo, ci vogliono almeno 30-40 minuti. Se si tratta di pochi giorni va bene, ma restare su tutta estate con la strada chiusa non sarà possibile». Ad agosto la frazione arriva a contare una quarantina di persone tra nonni, famiglie con bambini. «Ma di certo non sarà così se il collegamento non sarà ripristinato – continua Emanuela –. Il capoluogo è troppo distante».

Sabato 13 luglio il corso d’acqua scaricava ancora sulla strada. «Lunedì (il 15 luglio per chi legge, ndr) – dice l’assessore di Santa Brigida, Gilles Santi – valuteremo con i tecnici la situazione. Il torrente è fuoriuscito dall’alveo e non passa più sotto ma sopra la strada. Occorre, quindi, innanzitutto, ripulire il canale e fare in modo che l’acqua torni a passare sotto la strada. Poi bisognerà andare a verificare il versante a monte. C’è ancora materiale che potrebbe scivolare sulla strada. In caso di emergenze, comunque, il transito sarà consentito».

I disagi a Ornico di San Giovanni Bianco

C’è un altra frazione isolata in Valle Brembana in questi giorni, dal 29 giugno scorso, a seguito del cedimento di una scarpata. Si tratta del nucleo abitato di Ornico, a San Giovanni Bianco, che si incontra salendo, poco oltre la frazione di Costa San Gallo. Dalla strada principale si stacca la Comunale che porta al nucleo di case storiche e alle villette realizzate negli ultimi decenni. Una cinquantina di residenti, diverse coppie giovani ma anche anziani. Lo scorso 29 giugno il cedimento della roccia ha creato anche una spaccatura sulla strada principale per San Gallo. Oltre allo scivolamento di materiale sulla strada di accesso a Ornico, le cui prime abitazioni si trovano a un centinaio di metri. Da allora la strada era chiusa a veicoli e pedoni.

«Siamo intervenuti prontamente grazie alla Regione – dice il sindaco Enrica Bonzi – con i primi lavori di messa in sicurezza. Dopo questa prima pulizia dovremo lavorare per il consolidamento del versante». La mattina del 13 luglio, dopo una quindicina di giorni, la strada è stata riaperta. A protezione sono stati posizionati blocchi di cemento. «Dovremo però richiuderla – continua il sindaco – non appena riprenderemo il secondo step di lavori. Difficile ora stabilire la tempistica». Per i 50 residenti la necessità di lasciare quindi le auto oltre la frana, nella piazza di Costa San Gallo, raggiungibile a piedi tramite una mulattiera di circa 5-10 minuti.

Riapre la provinciale a Trabuchello

Buone notizie, invece, per la frana che era scesa il 10 giugno scorso a Trabuchello di Isola di Fondra, interrompendo la provinciale (ora si utilizza un’alternativa comunale che passa in paese). Sono in corso i lavori di somma urgenza (con fondi regionali e del Bim) per un primo intervento di messa in sicurezza. Venerdì il nubifragio ha fatto scaricare altro materiale sulla strada ma settimana prossima l’intenzione della Provincia è di riaprire al traffico. «Martedì 16 luglio valuteremo insieme all’impresa e al geologo – dice Matteo Centurelli, del settore Viabilità della Provincia –. Se ci sono le condizioni riapriremo al traffico».

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