Il Grand Hotel parla piemontese
San Pellegrino, ecco il piano di rilancio

Gruppo imprenditoriale del Piemonte si è fatto avanti per il recupero dell’edificio liberty, idea hotel di lusso.

C’è un gruppo imprenditoriale piemontese, già operante nel settore della ricettività, interessato al recupero e alla gestione del Grand Hotel di San Pellegrino. Questo il risultato della manifestazione di interesse pubblicata dal Comune di San Pellegrino (era già alla seconda proroga). Ieri scadeva il termine per le offerte.

Una sola società si è presentata ufficialmente, manifestando appunto l’interesse al recupero e alla gestione dello storico edificio liberty (in corso di parziale ristrutturazione) chiuso dal 1978: si tratta di un gruppo piemontese sulla cui identità, da parte dell’Amministrazione comunale, c’è però il massimo riserbo. «In questi mesi – spiega il sindaco Vittorio Milesi – sono venute a visionare l’edificio diverse società nazionali e straniere, chiedendo più volte una proroga della scadenza dell’avviso, soprattutto per valutare i costi dell’operazione (finora stimati, per il recupero ad albergo, in 26 milioni di euro, di cui tre già messi a disposizione della Regione, ndr). L’interesse è soprattutto cresciuto dopo che il Grand Hotel è stato presentato da Regione Lombardia alla fiera internazionale immobiliare di Cannes. Tra chi si è presentato da noi c’era chi proponeva un recupero alberghiero e chi una clinica.

Alla fine abbiamo dovuto stringere i tempi, tre erano le società veramente interessate. Si è presentato, alla scadenza dei termini, il gruppo piemontese che propone il recupero ad hotel di lusso. Tornerà con i tecnici a gennaio per valutare meglio i costi dell’operazione. Il progetto di recupero e gestione che verrà presentato dovrà comunque essere messo a gara pubblica, nella quale il gruppo piemontese avrà comunque diritto di prelazione». Nel frattempo proseguono i lavori di consolidamento parziale dell’edificio, a cura della Intercantieri Vittadello di Padova. «L’intervento dovrebbe concludersi tra maggio e giugno 2020 – continua il sindaco –. Stiamo anche approntando il progetto, per 700 mila euro, per il recupero delle aree esterne, il parco ma in particolare gli spazi davanti e posteriori all’ex hotel.

L’auspicio è che il gruppo piemontese, che si è dimostrato realmente interessato all’operazione, concretizzi poi la proposta e quindi prosegua nei lavori di recupero. Siamo fiduciosi, il recupero del Grand Hotel rappresenta l’ultimo tassello dell’operazione di rilancio della nostra cittadina. Al termine dei lavori ora in corso, peraltro, sarà già utilizzabile il piano rialzato per la ristorazione». Sempre ieri scadeva anche l’avviso per manifestazioni di interesse al recupero del complesso del Paradiso, a monte del Casinò: c’è stata una proposta, subordinata, però, alla realizzazione di una strada di accesso alla zona. Nei giorni scorsi si è poi concretizzata, con la firma dell’atto notarile, la cessione del Comune al gruppo Zani di San Pellegrino-Bergamo, dell’ex hotel Vetta, all’arrivo della funicolare recuperata. Infine un privato di San Pellegrino, si è aggiudicato il recupero e la gestione dell’ex stazione ferroviaria di piazza Granelli: bar e ristorante con servizi per la pista ciclabile. n Il gruppo Percassi ha annunciato che inizierà per fine gennaio i lavori di recupero dell’ex Villa Giuseppina, edificio storico del Comune che ospiterà le terme curative. Il Comune è alla ricerca di un gestore.

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