Frana di Trabuchello, cantiere per tutta l’estate: «Qui alto rischio, serve prevenire»

ISOLA DI FONDRA. L’impresa prevede 80 giorni di lavori, la Provincia: «Valuteremo se aprire la strada prima». Il sindaco: «In meno di un anno tre disastri, area soggetta più di altre a causa delle forti pendenze».

Si prospettano tempi abbastanza lunghi rispetto a quelli inizialmente previsti (circa due settimane) per la riapertura della strada provinciale a Trabuchello di Isola di Fondra, invasa lunedì 10 giugno da una frana di fango e detriti.

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La strada è stata ripulita dalla Provincia, ma per la messa in sicurezza del versante da cui si è scaricato il materiale, l’impresa incaricata (la «Cattaneo» di Valbrembo) ha stimato lavori per circa 80 giorni. «La strada ora interrotta - aggiunge Matteo Centurelli, del settore Viabilità della Provincia - potrebbe comunque aprire prima. Sarà da valutare in corso d’opera se ci sono le condizioni di sicurezza anche a lavori non interamente conclusi».

«Dovranno essere portati via tutti i massi pericolanti e poi bisognerà ripristinare l’alveo del corso d’acqua - spiega il sindaco Carletto Forchini -. I tempi purtroppo saranno lunghi per la particolare difficoltà del lavoro, in un versante di forte pendenza. I lavori sono stati consegnati e inizieranno quanto prima. Ma finché il versante non sarà messo in sicurezza non si potrà riaprire il tratto di provinciale, seppure già ripulito dal materiale franato». Rimozione dei massi, pulizia e ripristino dell’alveo e anche la demolizione del ponticello che ha fatto da barriera durante la frana. Questi gli interventi previsti per i quali occorreranno diverse settimane. Per una parte dell’estate, quindi, il tratto di provinciale che attraversa Isola di Fondra e porta a Branzi, Carona, Valleve e Foppolo, sarà chiuso. Verrà utilizzata come alternativa la strada comunale di circa 700 metri che dal ponte a nord di Trabuchello passa per piazza Roma e raggiunge poi il ponte di Isola. Da qui si ritorna sulla provinciale. Dopo la pulizia della strada il via ai lavori della messa in sicurezza, per 120mila euro. Centomila euro dovrebbero arrivare da Regione Lombardia per l’intervento di somma urgenza, altri 20mila dal Bim.

Fondi dalla Regione

«L’incarico dei lavori è stato dato - dice il consigliere regionale Jonathan Lobati, l’altro ieri in sopralluogo con Provincia e Ufficio territoriale della Regione -. Vista la gravità dell’evento ci sono tutti i presupposti perché i lavori siano finanziati dalla Regione come urgenti. La zona colpita dal nubifragio è particolarmente critica proprio per la sua morfologia e quindi soggetta più di altre a fenomeni estremi. Sulla prevenzione dal dissesto idrogeologico Regione Lombardia stanzierà entro fine mese altri fondi». L’area dove lunedì pomeriggio è scesa la frana (denominata Valle della riva o del ponte) è sicuramente tra le più critiche dell’alta Valle Brembana. I 60-80 millimetri di pioggia scesi alle quote più alte (a circa 700 metri dalla provinciale, in zona Torcole) sono stati alla base dell’esondazione del torrente, su un terreno ripido.

«I cambiamenti climatici con fenomeni sempre più estremi - commenta il sindaco Forchini - colpiscono in particolare la nostra zona che ha fortissime pendenze. Fenomeni, peraltro, che sembrano concentrarsi proprio qui. Serve sicuramente un importante intervento di prevenzione, diversamente continueremo ad avere danni di questo tipo». A luglio 2023 una frana più a valle interruppe ancora la strada provinciale, lasciando isolati i cinque comuni a monte. Poche settimane dopo una maxi grandinata colpì l’abitato di Fondra, e fu necessario intervento delle ruspe per liberare le strade.

Concluso l’intervento di messa in sicurezza urgente sulla frana di lunedì scorso, lavori che consentiranno di riaprire la provinciale (probabilmente comunque con la posa di alcuni cubi di cemento a protezione sulla carreggiata), bisognerà pensare a un’operazione più complessa di prevenzione. «Sarà importante intervenire nella parte alta del canale - conclude il sindaco Forchini -. Con protezioni adeguate. Ma si stima già un intervento di un milione di euro. Invieremo la richiesta dei fondi alla Regione».

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