«Fiocchi a quote sempre più alte. Valanghe, ora rischio marcato»

L’ESPERTO. «I bollettini valanghe vengono emessi alle 17, l’ultimo è di sabato scorso e indica per le Orobie il grado marcato». Pericolo 3 su una scala a uno a cinque.

«Sono alcuni anni che la quota neve si sta alzando. Sempre meno neve in pianura, pochi i giorni di nevicate. E anche quando nevica il manto bianco al suolo resta pochi giorni». Così Federico Rota, nivologo per la Provincia di Bergamo, che da alcuni anni segue l’andamento sulle nostre Orobie, in particolare per quanto riguarda il pericolo valanghe. Neve che arriva solo in quota e sempre più tardi, come attestano anche le rilevazioni Arpa-Regione Lombardia. Confrontando, per esempio, le ultime annate al 31 dicembre, quella del 2024 è stata la più scarsa di neve dal 2018 a oggi, con solo 21 centimetri registrati al lago Fregabolgia di Carona. «Con la seconda perturbazione - continua Rota - si dovrebbe comunque arrivare ad accumuli intorno al metro, tra i 1.800 e i 2.000 metri di quota».

La prima importante nevicata

E con la prima importante nevicata della stagione 2024-2025 si alza anche il pericolo valanghe sulle Orobie. «I bollettini valanghe - continua Rota - vengono emessi alle 17, l’ultimo è di sabato scorso e indica per le Orobie il grado marcato». Pericolo 3 su una scala a uno a cinque.

Attenzione alle valanghe

«Oltre il limite del bosco - spiega il bollettino - gli abbondanti apporti nevosi verranno distribuiti in maniera disomogenea a causa della forte azione del vento. Andranno a formarsi estesi lastroni sia soffici che a media coesione nelle zone sottovento.Occorre quindi valutare il pendio che si intenderà intraprendere cercando di evitare conche, canali e avvallamenti; il distacco di valanghe medio-grandi sarà possibile con un debole sovraccarico ma saranno inoltre possibili numerose valanghe spontanee con dimensioni medio-grandi».

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