Da Napoli a San Pellegrino, truffatore in trasferta. Raggira 78enne, ma finisce in manette

TRUFFA SVENTATA. Un 51enne aveva 4.000 euro e gioielli. Un finto legale aveva telefonato alla vittima dicendo di un incidente stradale al figlio.

Un 51enne di Napoli è stato arrestato giovedì a Zogno dopo che aveva messo a segno una truffa telefonica ai danni di una pensionata di 78 anni di San Pellegrino, cui ha rubato 4.000 euro e gioielli.

Il fermo dei carabinieri

La donna, una volta accortasi del raggiro, ha avuto la prontezza di chiamare il 112 descrivendo colore dell’auto e le prime due lettere della targa dell’auto su cui il malvivente s’era allontanato. Verso mezzogiorno i carabinieri di Zogno hanno intercettato la vettura – una Jeep Renegade presa a noleggio – sull’ex statale a Zogno, all’altezza delle Grotte delle Meraviglie. La refurtiva è stata recuperata e restituita.

Sull’auto anche il bottino di un’altra truffa

Sull’auto sono stati scoperti altri gioielli che il 51enne ha ammesso essere il frutto di un’altra truffa commessa fuori provincia martedì. L’uomo, domiciliato in un dormitorio di Napoli, era in trasferta al Nord e in Bergamasca si trovava da un giorno. Il 22 maggio scorso era stato arrestato ad Alghero per una tentata truffa dello stesso tipo e denunciato una settimana fa per ricettazione ad Arezzo. Anche in virtù di questi precedenti, il giudice Elena Kildani, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la custodia in carcere per l’uomo.

La versione del truffatore

Il 51enne assistito dall’avvocato Patrizia Liscari, ha raccontato di avere un lavoro saltuario da imbianchino, un divorzio e due figli alle spalle, una relazione con una giovane napoletana che è in attesa di due gemelli e una con una donna che vive a Roma. Ed è proprio per trovare una casa e mettere su famiglia con la giovane incinta che, almeno da come ha raccontato, è stato costretto a mettersi nel giro delle truffe agli anziani.

Il meccanismo della truffa

«Ma io sono solo la pulce di tutto questo,vengo comandato al telefono. Io prendo solo il 20%. Andate a fondo per prendere l’ape regina», ha spiegato nel l’interrogatorio di convalida, aggiungendo che lui di chi gli dà ordini non conosce né nomi né facce. La 78enne intorno alle 11 di giovedì è stata contattata sul telefono da un fantomatico legale, sentendosi dire che il figlio aveva provocato un incidente e doveva pagare 8.900 euro. Il 51enne s’è presentato alle 11.30 per ritirare sodi e gioielli. In quel mentre è comparsa la nipote della pensionata, che s’è insospettita. La 78enne è così riuscita a leggere parte della targa dell’auto. Il 4 dicembre il processo in direttissima.

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