Clan2, sessant’anni di sciate da Celentano a Sofia Goggia

Foppolo. Lo sci club prende il nome dall’etichetta del «molleggiato». Colombo: «Siamo una grande famiglia, è l’obiettivo a cui abbiamo puntato».

Lacrime, risate e un pieno di emozioni come spesso capita quando si ripercorrono le comuni esperienze dell’associazionismo sportivo. Se poi l’amarcord è condotto dallo storico past-president, che per 48 anni ne ha retto le sorti e da colui che dopo una vita trascorsa al suo fianco come consigliere l’ha sostituito al vertice, allora ecco che il fiume dei ricordi trova in sorrisi e lacrime lo sfogo di una commozione profonda, il tutto sdrammatizzato però dalle gag di una famosa coppia di comici. È la sintesi della serata che si è tenuta al Centro congressi Giovanni XXIII dove è andato in scena «Il Clan2 si racconta», la celebrazione del sessantesimo compleanno dello storico sci club dei bergamaschi villeggianti a Foppolo che negli anni ne hanno animato le piste da sci e non solo.

Per le risate ci hanno pensato Leonardo Manera e Alessandro Milan, la collaudata coppia di Radio 24 con il primo che ha rispolverato alcuni dei suoi cavalli di battaglia proposti ai tempi di Zelig suscitando risate a crepapelle, mentre a far gli onori di casa è stato Giuseppe Colombo, universalmente conosciuto come «Il Popi», l’attuale numero uno del sodalizio che, dopo aver salutato e ringraziato i molti presenti ha chiamato sul palco «il vero e unico presidente», Guglielmo Rinaldi che con l’ausilio di slide e fotografie ha ripercorso i momenti salienti «di questi primi sessant’anni vissuti insieme fin dal 1964 quando un gruppo di amici ha deciso di costituire lo sci club il cui nome – e questa è una chicca regalata ai più giovani – è stato ispirato da un concerto proprio a Foppolo del Clan di Celentano, e siccome un Clan c’era già, abbiamo optato per Clan2, che è perfino più bello» ha commentato prima di pescare tra i tanti ricordi dove emerge Sofia Goggia: «Con noi ha mosso le prime scivolate diventate presto molto veloci e che l’hanno portata presso altri lidi. Inizi dei quali lei non perde occasione per un riconoscente ricordo, grazie Sofi», il saluto di Rinaldi il quale cita pure Carlo Gerosa, Elena Pecis e Luca Bordogna, gli altri azzurri iniziati allo sci dai maestri del Clan2.

Maestri che ben in 19 si sono formati proprio nelle fila dello storico sodalizio nel frattempo trasformatosi modificando la vocazione agonistica del suo primo presidente Attuel Salvi «agonista dentro, più volte campione del mondo Master» per dirla con Rinaldi, dedicandosi con maggior attenzione a far imparare a sciare i tanti bambini che ottenevano la consacrazione quando giungevano sotto l’ala di Bruno Perico, il direttore tecnico con il quale si dedicavano a perfezionare verso l’alto livello la propria sciata, un punto d’arrivo come sottolineavano molti dei «ragazzi di oggi e di allora» presenti in sala. «Ho avuto anche Sofia (Goggia ndr) – racconta Perico – e che fosse di un altro pianeta l’ho capito subito: ad ogni stradina in cui bisognava andare in fila lei si metteva ad uovo e superava tutti, anche me, doveva sempre arrivare prima, aveva l’agonismo nel sangue». «Vero, per lei non esisteva il secondo posto, i secondi erano solo quelli che rifilava alle avversarie» scherza Popi Colombo che mette poi l’accento sulla capacità aggregante del Clan2: «In pista passo più tempo a salutare che a sciare – scherza – dai più grandi ai bambini (con noi ne sono passati più di mille), tutti mi dicono una parola. La gioia di questo riconoscimento è la riprova che siamo una grande famiglia, l’obiettivo cui abbiamo sempre puntato. E infatti il mio nipotino Giovanni, nato il 2 febbraio di quest’anno due giorni dopo era già tesserato, il più giovane in assoluto».

«Oltre la terza generazione»

«È proprio così – gli fa eco Anna Venier da sempre socia e oggi consigliere del club –, siamo oltre la terza generazione cresciuta sulle piste e non solo: finito di sciare stavamo comunque sempre insieme, si sono create amicizie solide e durature ed è ancora così per i nostri figli e nipoti» commenta prima di ricordare a Popi di «mantenersi in forma perché con Giovanni ci sono anche le mie nipotine che aspettano di fare le prime curve sulle sue code». La festa è stata anche l’occasione per la consegna del Premio Grafico-letterario «Clan2 e la Montagna» andato per la sezione racconti a Cinzia Tomassi e Sofia Abriani (Under14) che ha vinto anche in quella dei disegni dove sono state premiate pure Marta Midali, Francesca Berera e la classe terza della scuola primaria di Branzi.

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