Cinghiali nelle campagne della Bergamasca: agricoltori in protesta a Milano

IL PRESIDIO. Coldiretti manifesta con agricoltori e allevatori a Milano, di fronte alla sede del Consiglio Regionale: «Soddisfatti per gli impegni assunti»

Quella dei cinghiali nelle campagne della Bergamasca «è un’emergenza». Lo sottolinea Coldiretti Bergamo in un comunicato, dopo la protesta di martedì 18 giugno di fronte alla sede del Consiglio Regionale della Lombardia. Centinaia di agricoltori, provenienti da diverse province, si sono radunati per denunciare assalti, da parte degli animali selvatici, che danneggiano raccolti, produzioni e pascoli, portando a perdite di produzione e di redditività.

«Situazione in continui peggioramento»

Numerosa la delegazione bergamasca, guidata dal direttore Carlo Loffreda e dal presidente Gabriele Borella. «Siamo stanchi di una situazione che continua a peggiorare», ha dichiarato quest’ultimo. «Negli ultimi mesi abbiamo lavorato per ottenere alcuni risultati per il settore, come la semplificazione della PAC, la moratoria dei debiti, lo stop al fotovoltaico sui terreni agricoli e la semplificazione della normativa contro le pratiche commerciali sleali. Ora chiediamo un cambio di passo anche per il problema dei cinghiali».

Con soddisfazione per il responso: «È importante l’impegno assunto da Regione Lombardia per adottare già nelle prossime settimane il piano straordinario per il controllo della fauna selvatica, così come abbiamo richiesto. La vicinanza dei politici bergamaschi per noi è significativa, a partire da quella dall’Assessore alla Casa e Housing Sociale Paolo Franco».

«Ogni anno è sempre peggio. I cinghiali danneggiano il terreno, io perdo tempo per ripristinarlo, ma dopo poco tutto torna come prima», spiega Angelo Casali, agricoltore di Berzo San Fermo. «Causano danni ingenti: rovinano il manto erboso di prati e pascoli e non riesco più a raccogliere il fieno che mi serve per alimentare gli animali», racconta Marco Musitelli, allevatore di Vedeseta.

I cinghiali - spiega Coldiretti - hanno una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana (Psa) la malattia, non trasmissibile all’uomo, che mette in pericolo gli allevamenti suinicoli e con essi un intero settore. Animali selvatici che mettono in pericolo anche la sicurezza delle persone, attraverso incursioni sempre più frequenti nei centri abitati.

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