Cronaca / Valle Brembana
Lunedì 06 Giugno 2022
Cercatori di funghi più sicuri: per l’Sos arriva una app gratuita con il tesserino
Valle Brembana L’iniziativa targata Comunità montana e Soccorso alpino: l’applicazione GeoResQ per cellulari traccia gli spostamenti e in caso d’emergenza attiva i soccorsi.
Più sicurezza per i cercatori di funghi. Questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dalla Comunità montana Valle Brembana, in collaborazione con la VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino che, in occasione della nuova stagione di raccolta funghi appena avviata, fornirà gratuitamente l’app GeoResQ a chi acquisterà il ticket di abbonamento annuale per andare a caccia di funghi sul territorio brembano. Si tratta di un’applicazione per cellulari creata e gestita dal Soccorso alpino nazionale e promossa dal Cai per tracciare le escursioni dei frequentatori della montagna e in caso di emergenza allertare immediatamente i soccorsi.
«Per noi è molto importante il tema sicurezza in montagna – dichiara Jonathan Lobati, presidente della Comunità montana –. Per questo abbiamo deciso quest’anno di proporre a titolo gratuito, in via sperimentale, per tutti i sottoscrittori dell’abbonamento annuale per la ricerca funghi, l’abbonamento all’app GeoResQ». La speranza degli attori coinvolti nell’iniziativa è che poi l’app prenda piede e che questo diventi quindi un mezzo di maggiore sicurezza per gli escursionisti e cercatori di funghi, ma anche di aiuto fondamentale per i soccorritori in caso di necessità.
L’app deve essere accesa: viene così permesso il tracciamento dei propri spostamenti, che restano archiviati per essere poi utilizzati nel caso di necessità dai soccorritori
«GeoResQ – spiega Marco Morosini, membro del Soccorso alpino che ha seguito l’iniziativa della Comunità montana – permette agli operatori Tco (tecnico centrale operativo) del Soccorso alpino di localizzare chi la possiede, previa autorizzazione. Utilizzarla è facile e basta avere il cellulare, che ormai quasi tutti hanno sempre in tasca. Speriamo che l’app, che esiste da qualche anno ma che in Lombardia e nella bergamasca è molto poco usata, si diffonda tra gli amanti dei funghi e della montagna, perché è molto utile e uno strumento in più per la sicurezza delle persone».
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