Campagna vaccinazioni anti Covid
In campo anche i privati: 2.500 al giorno

Giupponi (Ats Bergamo): da lunedì 8 marzo si parte con 25 mila insegnanti. Primi due poli la clinica Quarenghi (San Pellegrino) e la Ferb (Trescore).

Velocizzare, ampliare, potenziare. Sono i verbi della campagna vaccinale, ogni giorno più decisiva di fronte all’avanzare del virus. Sul tavolo, anche a Bergamo ci sono alcuni passaggi attesi a strettissimo giro che potrebbero dare una svolta importante. «Le tre Asst e gli ospedali privati che partiranno questa settimana garantiscono circa 2.500 vaccinazioni al giorno», è il punto tracciato ieri da Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats di Bergamo, ospite del tg delle 12,30 di Bergamo Tv. La settimana alle porte introduce appunto una novità significativa, perché in campo entra anche la sanità privata, che già nelle scorse settimane aveva dato la disponibilità a effettuare le somministrazioni. In particolare saranno coinvolte in primis nel segmento della campagna dedicato al personale scolastico: «Da lunedì (da domani, ndr) cominciamo con gli insegnanti, 25 mila in Bergamasca nelle prossime settimane. Si parte lunedì con le somministrazioni a Chiuduno, gestite dall’Asst Bergamo Est, e alla Clinica Quarenghi a San Pellegrino – spiega Giupponi –. Dal giorno successivo si aggiunge anche la Ferb (la Fondazione europea ricerca biomedica, che opera all’interno dell’ospedale di Trescore, ndr) e si aggiungeranno anche altri operatori privati per garantire nelle prossime settimane 1.200-1.300 vaccinazioni al giorno solo per gli insegnanti».

Già nelle scorse settimane avevano dato la propria disponibilità anche gli Istituti ospedalieri bergamaschi del Gruppo San Donato, l’Humanitas Gavazzeni e Habilita: saranno coinvolte per allargare l’opera di somministrazione. «Abbiamo avviato le somministrazioni anche per le forze dell’ordine e il personale universitario – aggiunge Giupponi –, e gli over 80 saranno vaccinati entro la fine di marzo: arriverà a tutti l’sms che fisserà la data, l’importante è che si siano prenotati». C’è un orizzonte temporale più ampio tracciato dal direttore generale dell’Ats : «Se riusciamo a mantenere le tempistiche e soprattutto se i vaccini arrivano, come sembra confermato dalle informazioni di questi giorni, siamo nelle condizioni entro l’estate di riuscire a fare questo grande lavoro che metterà in sicurezza il territorio». Un vantaggio può essere dato dalla sola dose (anziché due) da inoculare a chi è guarito dal Covid da meno di sei mesi, come indicato da una circolare del ministero: «Questo semplificherà molto il lavoro che si sta portando avanti», confida Giupponi.

Sullo scenario epidemiologico, «la scelta di aver messo tutta la Lombardia in arancione rafforzato ha il senso di preservare anche le situazioni di quei territori dove le criticità sono minori, come nel nostro territorio», riflette Giupponi. Preoccupano però i focolai familiari: «Sono i luoghi dove avvengono più contagi – rimarca il dg dell’Ats -. In settimana diffonderemo nuovi materiali informativi per ribadire i comportamenti da osservare. Comprendo la fatica di tutti, dopo un anno. Il lavoro che si sta mettendo in campo offre la possibilità di uscire da questa situazione nei prossimi mesi»

© RIPRODUZIONE RISERVATA