Cronaca / Valle Brembana
Sabato 06 Agosto 2022
Bacini delle Orobie, continua l’agonia - Le foto
Siccità Dai Laghi Gemelli al Barbellino, gli invasi montani con una portata minima che non si vedeva da decenni. Enel Green Power: la gestione insieme alla Regione, per coordinare le esigenze ambientali, agricole ed energetiche.
Laghi delle Orobie sempre più in agonia. I temporali dei giorni scorsi non hanno cambiato di molto la situazione degli invasi delle Prealpi, dal Barbellino ai Laghi Gemelli, per citare due dei più noti e con il maggior invaso.
Bacini a servizio delle centrali idroelettriche che - dicono da Enel Green Power - continuano a funzionare ma «adeguando (ovviamente) i loro programmi d’esercizio all’acqua disponibile». Acqua che però è sempre meno. Le testimonianze non mancano di certo. Basta guardare sui social per trovare, tra i gruppi che si dedicano alla montagna e in particolare alle Orobie, le foto dei laghi semivuoti o addirittura (quelli più piccoli) ormai completamente prosciugati.
Emblematici tre dei laghi più frequentati delle nostre montagne: il Fregabolgia ormai simbolo della siccità, in territorio di Carona. Qui, peraltro, l’invaso, in queste settimane, viene lasciato molto basso per consentire lavori di manutenzione alla diga (la parte interna) dove si sono verificati distacchi di cemento.
Ma l’invaso è basso come non si vedeva da decenni. E i Laghi Gemelli, sopra Branzi, sono ormai divisi da settimane da una stretta striscia di terra: una situazione eccezionale a luglio e agosto, che non capitava dal 2003, altra annata di grande siccità. Stessa situazione per l’altro lago noto della Conca del Calvi, sopra il rifugio Longo: il Diavolo, l’acqua rimasta è ben lontana dalla diga. Sempre in zona, bassissimo il livello del lago Moro di Foppolo, utilizzato in inverno come serbatoio per l’innevamento programmato.
Il terzo grande lago ormai noto per la sua crisi è il Barbellino, in alta Val Seriana, territorio di Valbondione, ridotto a una enorme pozza di fango. Sono soprattutto i laghi artificiali, quelli realizzati per la produzione di energia elettrica a soffrire in modo particolare la siccità.
«Enel Green Power - spiegano dalla società di gestione dei bacini - conferma che nei bacini delle Orobie si sta gestendo poca acqua sia fluente sia nei laghi, in coordinamento con le autorità e il tavolo regionale, per le varie esigenze energetiche, agricole e ambientali, e adeguerà i programmi di esercizio all’acqua disponibile. Inoltre, in questo periodo di siccità ,e in un’ottica di costante collaborazione, Enel Green Power fornisce un’informazione giornaliera sui volumi negli invasi, che ha permesso ai competenti uffici regionali di sviluppare un coordinamento tra tutti i gestori sul territorio e i Consorzi stessi, in termini di volumi, portata e tempi».
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