Angela spegne 111 candeline: in Italia solo una donna più anziana di lei

La decana di Bergamo compie gli anni lunedì 19 aprile e, nonostante il Covid e un infortunio, è ancora in forma.

«Sono ancora qui! E dove vuoi andare?»: Angela Tiraboschi in Brozzoni risponde così a chi le chiede come se la passa ai tempi del Covid, con la consueta ironia e gli occhi vispi di chi ha visto scorrere 111 anni di vita, presa a morsi con forza, coraggio e tanta curiosità dall’alto della sua poltrona caffelatte al secondo piano della casa in via Coghetti.

La decana di Bergamo, che oggi (lunedì 19 aprile) festeggia la straordinaria età palindroma, è un record vivente: al primo posto nella classifica degli ultracentenari della città (in Italia solo una siciliana, Maria Oliva, l’ha superata con 112 candeline), è riuscita a superare anche questi difficilissimi mesi di Covid - risultando sempre negativa nonostante qualche parente positivo - e ha saputo rialzarsi anche dopo l’ultima caduta. Non solo metaforica perché il 2021 è iniziato letteralmente col piede sbagliato, che ha ceduto nel tragitto verso il bagno. «Fino al 31 dicembre stava bene, ma il giorno dopo ha voluto alzarsi da sola dalla sua poltrona della sala per raggiungere i servizi, ma è caduta e si è rotta il femore», racconta la figlia ottantunenne Maria, che vive in casa con la mamma e l’ultimogenito Roberto. Ma lo spirito d’indipendenza della vispa Angela ha avuto ancora una volta il sopravvento, sorda alle suppliche dei figli che le chiedevano di aspettarla mentre le preparavano il tè in cucina. «Così il 5 gennaio è finita sotto i ferri per l’operazione e fino al 13 febbraio è rimasta ricoverata tra l’ospedale di Bergamo e il Centro Don Orione – ricorda ancora Maria –, ora è a casa e sta bene ma si deve spostare con la carrozzina». Ha dovuto dire addio al suo inseparabile girello Angela, ma non demorde e troverà comunque il modo per raggiungere presto l’amata Costa Serina. «Non sopporta il caldo, quest’estate ha già detto che vuole trasferirsi a tutti i costi per tre mesi al fresco».

Vicino alla sua terra d’origine, Oltre il Colle, da dove si terrà aggiornata col passatempo preferito, la lettura. «Quando può legge sempre, sia L’Eco di Bergamo sia i suoi libri, e dalla finestra saluta felice chi la passa a trovare, gli altri figli Luciana e Pietro, l’unico nipote Ludovico e i pronipoti Filippo e Gabriel, vivaci come lei».

Lettura e ricordi. In particolare quelli legati all’amato marito Agostino con cui dal lontano 1938 è stata sposata per ben 52 anni e che se n’è andato troppo presto. E poi, ogni primo venerdì del mese, l’appuntamento con monsignor Alessandro Locatelli della parrocchia di San Paolo che bussa alla sua porta per darle la Comunione. «Per lei, lucidissima, è sempre un momento particolare che vive con grande intensità, risponde sempre alle preghiere e chiede della parrocchia a cui è molto legata e che oggi la festeggia con orgoglio», racconta il parroco che andrà eccezionalmente a portarle la comunione di lunedì, il migliore regalo di compleanno per Angela.

Appena vaccinata e comunque in forma ( ha reagito senza batter ciglio alla somministrazione, resistente come solo lei sa esserlo), oggi Angela spegnerà le sue 111 candeline pranzando con i figli e rispondendo da par suo a chi le augurerà buon compleanno: «Non preoccupatevi per me, io sto bene, cercate di stare bene anche voi».

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