«Addio Milano, si va in Valle Brembana
ad acchiappare turisti con un ostello»

Lui ormai ex manager dell’Ibm, lei manager (ora in maternità) a Glovo, società spagnola di consegne. D’ora in poi saranno «manager» del turismo, in Val Brembana.

Hanno lasciato Milano per Piazza Brembana, dove hanno preso casa, ma soprattutto per Camerata Cornello. Qui, da settimana prossima, Fabrizio Siviero, 34 anni, e la moglie Marzia Di Gennaro, 35, con il piccolo Giulio di tre anni (e Zeno in arrivo), riapriranno l’Ostello del Comune (40 posti letto, anche con camere per gruppi, 120 coperti, bar e sala polivalente), attività ferma da alcuni mesi dopo la rinuncia degli ultimi gestori. «Abbiamo viaggiato tanto - scrivono anche nel progetto con cui a luglio hanno vinto il bando - ma la Valle Brembana ci è rimasta nel cuore. Tanto che nel 2013 ci siamo sposati a Mezzoldo».

Un anno fa Fabrizio è costretto a letto per un incidente. Da lì l’idea di cambiare completamente vita: addio ufficio, addio città e vita frenetica. Con Marzia cerca prima a Cassiglio, poi si imbatte quasi per caso nell’Ostello dei Tasso di Camerata. Il progetto vince il bando comunale per la gestione di otto anni e da settimana prossima si parte. Cambierà il nome, «per dare un segno di discontinuità col passato», dicono: si chiamerà «Ostello Brembo» (www.ostellobrembo.com), pur mantenendo nel simbolo il tasso e il corno dello storico casato di di Cornello.

Uno staff di cinque persone, tutte della valle, da Olmo al Brembo, San Giovanni Bianco e Branzi (lo chef Alessia Midali), e un legame col territorio che vuole essere il più forte possibile.

«Abbiamo un concetto di turismo differente da quello oggi in valle – spiega Fabrizio –. Noi abbiamo camere, ristorante e sala polivalente. Però vogliamo fare da punto di contatto verso tutte le altre possibili attrattive del territorio, creare una rete, stringendo soprattutto collaborazioni con chi organizza attività sportive». Da qui gli accordi già presi con chi noleggia bici, fa corsi di canoa, gestisce rifugi e altre strutture ricettive. E la disponibilità a ospitare, gratuitamente, nella sala polivalente, artisti che vorranno esporre e vendere le loro opere (in questi giorni c’è una mostra di Baldovino Midali).

«Il nostro sarà un servizio di qualità a basso costo di accesso – continuano i gestori – che lasci ampio spazio a tutto ciò che la valle ha già da offrire con pacchetti turistici personalizzati». E la cucina? «In valle ci sono già pizzerie ottime - continuano - punteremo soprattutto sulla ristorazione, almeno per ora, e sulla panificazione, grazie al nostro aiuto cuoco, specializzato nel settore». Da settimana prossima l’Ostello «dei manager» riapre.

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