Cronaca / Valle Brembana
Venerdì 05 Aprile 2024
Accusato di aver ucciso un cucciolo e tentato di travolgere il padrone: condannato un 77enne
FOPPOLO. Un turista milanese di 39 anni aveva denunciato un 77enne del paese della Valle Brembana per aver investito e ucciso il suo cucciolo e aver tentato di travolgere anche lui con l’auto.
È stato condannato a 8 mesi con pena sospesa e non menzione il 77enne ex maestro di sci accusato di uccisione di animale e tentate lesioni volontarie, per un episodio accaduto a Foppolo il 4 febbraio del 2018. Secondo la Procura, che aveva chiesto un anno, il pensionato con l‘auto avrebbe investito volontariamente il cucciolo femmina di un dobermann, di nome Eva, e cercato di travolgere il suo proprietario, un 39enne milanese di Inzago. Costituitosi parte civile con l’avvocato Guido Rota.
Il cane, 4 mesi, era fuggito ai padroni ed era corso in strada, sulla quale stava sopraggiungendo il fuoristrada con alla guida il 77enne. Era nato un primo diverbio tra l’automobilista e il proprietario del cane, poi l’imputato era ripartito verso casa investendo l’animale. Volontariamente, secondo l’accusa; inavvertitamente, per la difesa. «Sì, mi sono fermato e ho detto a quel signore che il cane doveva tenerlo al guinzaglio. Avevo rischiato di investirlo perché stava inseguendo un animale», ha raccontato il 77enne in aula nell’udienza di venerdì 5 aprile, conclusasi con la sentenza.
«Quando sono ripartito non ho visto nulla davanti a me, forse il cane mi è corso dietro e si è infilato sotto l’auto di lato», ha proseguito. L’accusa ha ricordato che i testimoni avevano tutti confermato che l’auto aveva puntato l’animale e il proprietario. L’avvocato Silvia Ferri per l’assicurazione (responsabile civile) ha evidenziato le contraddizioni nella ricostruzione fornita dalla parte offesa e messo in dubbio la genuinità dei testimoni. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Monica Mores, ha osservato che non c’è alcun certificato che stabilisca le cause della morte dell’animale. Il giudice ha riconosciuto alla parte civile un risarcimento provvisionale di 3.000 euro.
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