Villongo, cane lanciato dal finestrino dell’auto. La denuncia della Lav

IL CASO. «Abbiamo chiesto il sequestro del cane per scongiurare il reiterarsi di episodi di violenza», ha spiegato l’avvocata Sara Veri.

Un’auto rallenta, abbassa il finestrino lato passeggero, lascia sporgere un cane e infine lo scaraventa a terra, per poi ripartire accelerando. Un triste episodio accaduto la scorsa settimana a Villongo, in provincia di Bergamo. Due testimoni, scioccati dall’atto di crudeltà verso l’animale, si sono immediatamente attivati soccorrendo il cane, un meticcio di 15 anni. Hanno provveduto a portarlo in una clinica veterinaria per le prime cure necessarie.

Il caso è stato subito segnalato a Lav, che proprio in quei giorni stava inaugurando lo Sportello contro i maltrattamenti di Bergamo, il primo presidio in Lombardia nato per difendere gli animali sul territorio. Grazie all’intervento dell’avvocata Sara Veri, responsabile dello Sportello locale, Lav ha presentato denuncia contro ignoti e richiesto il sequestro preventivo del cane, attualmente ancora ricoverato in una struttura specializzata che si sta occupando della sua riabilitazione. Il cane, infatti, non è mai tornato al proprio domicilio.

«Identificato il proprietario»

«La richiesta di sequestro è dovuta, ad oggi, alla mancanza di affidabilità nei confronti del padrone», ha spiegato l’avvocata Veri. «Il proprietario del cane è stato identificato perché si è presentato dal veterinario per il tam tam mediatico che si è sollevato dopo il fatto: il padrone, in precedenza, non era identificabile dal momento che il cane non possedeva il microchip. Ha dichiarato che l’animale fosse scappato e non si trovasse più con lui, ma dal momento che sono in corso le indagini abbiamo richiesto il sequestro per scongiurare il reiterarsi di episodi di violenza».

Dalla Lav fanno anche sapere che è aperta un’indagine per individuare chi sia stato effettivamente l’autore di un gesto così crudele. È stata inoltre avanzata una richiesta di affidamento: «Auspichiamo che la Procura accolga la nostra richiesta, perché avremmo già individuato una famiglia disposta a prendersi cura del cane e a offrirgli affetto e serenità almeno per il tempo che gli rimane da vivere», ha dichiarato Annarita D’Errico, responsabile nazionale degli Sportelli Lav contro i maltrattamenti sugli animali.

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