
Cronaca / Val Calepio e Sebino
Mercoledì 12 Marzo 2025
Villa Gregorini a Lovere, dopo incidenti e spaccio nuovo sollecito per la messa in sicurezza
IL CASO. L’immobile appartiene a una società in liquidazione ed è in vendita a 850mila euro. Ma servono 4 milioni per sistemarlo. La sindaca: «Disponibili se qualcuno volesse fare un hotel».
Lovere
È ancora ricoverato in gravi condizioni in ospedale a Bergamo, ma non in pericolo di vita, il quindicenne di Costa Volpino che lunedì 3 marzo, avventurandosi con un amico nella villa Gregorini a Lovere, era precipitato dal secondo piano perché il pavimento sotto i suoi piedi aveva ceduto di schianto; la soletta, già pericolante a causa di un incendio del settembre 2022, non aveva più retto e il ragazzo era caduto fino al piano terra. Ad attutire il colpo, una vecchia cisterna in plastica che probabilmente gli ha salvato la vita. Il suo amico, che era rimasto sulle scale, lo aveva visto precipitare ed era riuscito a dare l’allarme.
Area da mettere in sicurezza
Tra domenica 9 e lunedì 10 marzo, la villa è tornata di nuovo sotto i riflettori della cronaca per il blitz antidroga compiuto dai carabinieri: un ventottenne di Castro è stato arrestato per possesso di 120 grammi di cocaina. Agli inquirenti ha raccontato di averla ricevuta come ricompensa per aver recuperato, su richiesta di altre persone, uno zaino nascosto all’interno della stessa villa. L’immobile appartiene ad una società di Costa Volpino, la Port Club Srl (che risulta essere in liquidazione;martedì 11 marzo ieri abbiamo provato a contattare la sua rappresentante, ma senza ottenere risposta) che dopo l’incendio di tre anni fa aveva ricevuto dal sindaco di Lovere Alex Pennacchio un’ordinanza per la messa in sicurezza dell’immobile «obbligando – si legge nel documento – il proprietario ad intervenire quanto prima» con sistemi «che garantiscano la totale interdizione all’accesso, posizionando anche idonea cartellonistica che avvisi dello stato di pericolosità in cui versa il fabbricato e relativa circostante area». La proprietà aveva chiuso il cancello principale con un pesante lucchetto e appeso cartelloni di pericolo, ma alla villa si continua ad arrivare facilmente passando attraverso il parco incustodito.
«Dal Comune massima disponibilità»
Martedì 11 marzo la nuova amministrazione ha ribadito alla proprietà «che l’ordinanza del 2022 è tuttora in vigore – sottolinea la sindaca Claudia Taccolini – e che per garantire la sicurezza collettiva devono essere messe in atto tutte le azioni necessarie; abbiamo quindi sollecitato interventi più incisivi». Sul blitz antidroga «so che le forze dell’ordine – aggiunge Taccolini - tengono monitorata quest’area da tempo, da prima che si facesse male il ragazzino». La villa è in vendita a 850mila euro, ma per sistemarla servono almeno 4 milioni e nessun acquirente si è fatto avanti. «Se ci dovessero chiedere un cambio di destinazione d’uso – conclude la sindaca – siamo pronti a discuterne; oggi è residenziale, se qualcuno volesse trasformarla in un hotel sappia che troverà in municipio la massima disponibilità, purché si risolva definitivamente un problema che si trascina da decenni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA