Un unico lungolago, Costa Volpino e Lovere ci provano

IL PROGETTO. I Comuni: «Al posto degli edifici in disuso collegamento ciclopedonale». Proprietà in parte private. Si punta a contributi regionali, fino a un milione di euro.

Ora o mai più. Lovere e Costa Volpino provano a concretizzare un sogno che cullano da tempo: unire i loro lungolaghi demolendo gli edifici, ormai fatiscenti, costruiti a cavallo della valle Rescudio che segna il confine fra i loro due territori e che sono di fatto un blocco di cemento che interrompe la continuità del paesaggio e della possibilità di camminare in sicurezza.

Dalla parte di Lovere piazzale Aldo Moro, quello del mercato, dalla parte di Costa Volpino la passeggiata pedonale, vanno a sbattere contro le pareti di un vecchio macello e di uno stabile utilizzati fino a una quarantina di anni fa per negozi e abitazioni.

Le possibili demolizioni

L’idea delle due amministrazioni – previo confronto con le proprietà – è di demolire gli immobili in modo da collegare il lungolago e il piazzale, migliorando notevolmente il proprio skyline e mettendo in sicurezza il passaggio dei pedoni, che oggi camminano passando a pochi centimetri di distanza dalle auto.

Il Pirellone, tramite l’Autorità di bacino, potrebbe infatti stanziare fino a un milione di euro (500mila euro per ciascuno dei due comuni) a cui le due amministrazioni municipali andrebbero ad aggiungere complessivamente altri 300mila euro

«Ora o mai più»

«Ora o mai più – spiega Claudia Taccolini, la sindaca di Lovere – perché si sono allineate diverse favorevoli condizioni: entrambi i Piani di governo del territorio prevedono per quest’area una destinazione a servizi pubblici; i vincoli idrogeologici della valle Rescudio rendono impossibile la trasformazione delle volumetrie esistenti, se non la loro manutenzione; Regione Lombardia ha messo a disposizione dei contributi significativi che cerchiamo di intercettare proponendo velocemente un progetto di massima».

Il Pirellone, tramite l’Autorità di bacino, potrebbe infatti stanziare fino a un milione di euro (500mila euro per ciascuno dei due comuni) a cui le due amministrazioni municipali andrebbero ad aggiungere complessivamente altri 300mila euro.

Nuovo collegamento ciclopedonale

«La nostra idea – aggiunge Federico Baiguini, il sindaco di Costa Volpino – è di demolire gli immobili per lasciare spazio a un nuovo collegamento ciclopedonale staccato dalla strada, e quindi molto più sicuro dell’attuale, e a un parco dove le persone possano sostare e ammirare il nostro lago». Non sarà facile. Per procedere si dovrà tenere conto anche della presenza di due proprietà private, oltre che del Demanio.

«Interventi sempre arenati»

La sindaca Taccolini spiega: «I privati più volte hanno provato a effettuare un intervento di riqualificazione, ma si è sempre arenato; l’anno scorso li avevamo incontrati per spiegare quali fossero le nostre intenzioni, da allora non abbiamo più avuto riscontri. Per quanto riguarda il Demanio invece, il nostro Comune è già titolare delle sue concessioni».

«Volontà molto forte»

«Il progetto è certamente ambizioso – le fa eco il collega Baiguini – ma l’idea è chiara e la volontà molto forte. Credo anche che questo sia un bell’esempio di come le amministrazioni comunali possano lavorare in sinergia: sia con l’attuale che con la precedente amministrazione loverese abbiamo sempre condiviso la volontà di cambiare completamente volto a questo comparto e ora che ci sono le possibilità per farlo vogliamo farci trovare pronti».

La risposta da parte della Regione arriverà entro la fine dell’anno, ma già è possibile immaginare una camminata che dall’area del Bersaglio possa arrivare, grazie ai vari tratti di marciapiede, fino a Castro, un vero e proprio richiamo per i turisti ma anche un servizio importante per tutti i residenti.

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