Tavernola si mobilita per rilanciare Villa Fenaroli e il suo arboreto

Lago d’Iseo. Giovedì 17 novembre un incontro indetto dal Comune per illustrare con esperti l’edificio e il progetto della sua acquisizione al patrimonio pubblico.

Missione decisamente difficile, ma (forse) non impossibile l’acquisizione a patrimonio pubblico della cinquecentesca villa Elena di Tavernola, altrimenti detta villa Fenaroli, e del suo grande parco, posto su più livelli, di piante rare, arbusti, essenze erbacee, inseriti in percorsi di vialetti, fontane e vasche.

Missione di tutela che il sindaco Ioris Pezzotti sta perseguendo con tenacia da un anno a questa parte, cioè da quando ha saputo che dimora e arboreto sono stati messi in vendita dagli eredi della proprietaria Pierangela Marelli, vedova di Guglielmo Fernaroli, deceduta nel 2019. L’intento dell’Amministrazione comunale è infatti di tutelare questo bene, unico nel suo genere sul Sebino, e possibilmente acquisirlo.

Spronato dalla recente dichiarazione di «interesse culturale» e avvio del procedimento da parte della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Bergamo e Brescia, che aveva effettuato alcuni sopralluoghi per stabilire se ci fossero i requisiti di interesse, il primo cittadino ha deciso di organizzare un incontro pubblico per far conoscere il suo «valore storico, naturalistico e culturale ancora poco noto». Incontro che si terrà giovedì 17 novembre, alle 20,30, nella sala della comunità dell’oratorio, con tre gli esperti.

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