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Cronaca / Val Calepio e Sebino
Lunedì 03 Marzo 2025
Sventata truffa telefonica: i carabinieri stoppano un bonifico da 30mila euro
L’INTERVENTO . Vittima un 77enne di Sovere che si è insospettito. I carabinieri sono riusciti a bloccare il bonifico prima che venisse accreditato sul conto dei truffatori.
Nei giorni scorsi, i militari hanno sventato un tentativo di vishing (truffa telefonica basata su inganni informatici) ai danni di un 77enne di Sovere, riuscendo a bloccare il trasferimento fraudolento di 30.000 euro e a recuperare l’intera somma.
La truffa: un falso allarme bancario
L’uomo ha ricevuto un SMS apparentemente inviato dalla sua banca, che lo avvisava di un bonifico sospetto effettuato dal suo conto. Nel messaggio veniva indicato un numero di telefono da contattare per avere chiarimenti.
Insospettito, il 77enne ha chiamato il numero fornito, entrando in contatto con un truffatore che, fingendosi un operatore bancario, lo ha invitato a controllare il proprio conto online per verificare il presunto bonifico. Per rafforzare la credibilità dell’inganno, il criminale ha anche chiesto alla vittima di indicare la stazione dei carabinieri più vicina, affermando di poterla mettere in contatto con un falso maresciallo di Bergamo impegnato nelle indagini sulla frode.
Quest’ultimo, con abilità manipolativa, ha convinto l’anziano a recarsi immediatamente in banca per effettuare un bonifico «controllato» che, a suo dire, avrebbe permesso di intercettare il conto dei truffatori e bloccare l’operazione sospetta.
Il bonifico e il colpo di scena
Convinto di partecipare a un’operazione sotto copertura con le Forze dell’Ordine, il 77enne si è recato nella sua banca, rimanendo sempre al telefono con il truffatore, che nel frattempo lo metteva in guardia sulle presunte azioni ostruzionistiche degli impiegati bancari.
Giunto allo sportello, l’anziano ha effettuato un bonifico di 30.000 euro, giustificandolo con il cassiere come un trasferimento a favore della nipote. Subito dopo, il truffatore ha mantenuto attiva la chiamata fino al rientro a casa della vittima, per evitare che potesse essere contattata da qualcuno o accorgersi dell’inganno.
L’intervento dei carabinieri e il recupero del denaro
Dopo aver terminato la telefonata, l’uomo ha iniziato a nutrire dei dubbi e ha deciso di rivolgersi ai veri carabinieri di Sovere. I militari, esperti in questo tipo di reati, hanno contattato immediatamente la banca, riuscendo a bloccare il trasferimento prima che il denaro venisse accreditato su un conto fraudolento e successivamente disperso.
Grazie all’intervento tempestivo, l’anziano ha potuto recuperare l’intera somma. Nel frattempo, i carabinieri di Sovere, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bergamo, ha avviato un’indagine per risalire all’identità del truffatore.
L’appello : «Denunciate subito»
I carabinieri invitano chiunque sia stato vittima di truffe simili a denunciare immediatamente il fatto, sottolineando che non si tratta di episodi legati all’ingenuità delle vittime, bensì di truffe estremamente sofisticate orchestrate da criminali professionisti.
Per proteggersi da questi raggiri, gli esperti consigliano di non rispondere mai a SMS sospetti, di non chiamare numeri forniti nei messaggi e di contattare direttamente la propria banca o le Forze dell’Ordine in caso di dubbi.
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