Cronaca / Val Calepio e Sebino
Lunedì 01 Luglio 2024
Schianto in moto, Lorenzo viveva per la sua famiglia: lascia due figli
COSTA VOLPINO. La vittima, 52enne di Palazzolo, proveniva da Pisogne. Era in sella insieme alla moglie, rimasta ferita. Si è scontrato con una Panda condotta da un uomo di 82 anni. Metalmeccanico a Calcio era un grande appassionato di montagna.
Un motociclista di Palazzolo sull’Oglio, Lorenzo Raccagni, 52 anni, è morto domenica pomeriggio (30 giugno) a Costa Volpino a causa di un incidente stradale nel quale è rimasta ferita anche la moglie Daniela Masneri: era in sella con lei quando, attorno alle 14,30, stava percorrendo via Cesare Battisti da Pisogne in direzione di Costa Volpino. All’improvviso, per cause in corso di accertamento, quando stava passando davanti alla chiesa del Piano, si è trovato di fronte una Fiat Panda proveniente da via Paglia, condotta da un 82enne di Costa Volpino, impegnato a svoltare verso sinistra per andare verso il comune bresciano.
Il tentativo di salvarlo
Il motociclista ha provato a frenare e a sterzare ma non è riuscito a evitare l’impatto con l’utilitaria, finendo addosso alla sua fiancata sinistra. Sbalzato dalla sella, è caduto rovinosamente sull’asfalto: la moto ha finito la propria corsa a pochi metri di distanza dalla vettura: segno, ipotizzano gli inquirenti, che la velocità a cui viaggiava fosse moderata. I
tanti motociclisti che stavano percorrendo la stessa strada hanno subito dato l’allarme e sul posto sono intervenuti i volontari della associazione Santa Maria Assunta e quelli di Sale Marasino; con loro, il personale sanitario arrivato a Costa Volpino a bordo dell’eliambulanza decollata da Como. Per 40 minuti, Lorenzo Raccagni è stato sottoposto a manovre di rianimazione salvavita, ma il suo cuore non ha più ripreso a battere.
Ferita anche la moglie
La moglie, rimasta ferita, ha invocato a lungo il suo nome, prima di essere portata in elicottero alla Poliambulanza di Brescia dove è stata ricoverata in codice giallo, quindi non in pericolo di vita. L’uomo, che gli amici chiamavano Ivan, lascia nel dolore anche due figli. Sul posto, per i rilievi del caso, i carabinieri del nucleo radiomobile di Clusone. Il traffico ha subìto forti rallentamenti, e code si sono formate sia verso Pisogne che verso Ponte Barcotto: la salma è rimasta a lungo sull’asfalto. Rallentamenti che sono proseguiti fino alle 18, quando il magistrato ha rilasciato il nulla osta per il trasferimento della salma.
Viveva per la propria famiglia
Lorenzo Raccagni era originario di Pontoglio, nel bresciano, a pochi chilometri dalla provincia bergamasca. La tragedia di ieri ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità del quartiere di San Giuseppe a Palazzolo, dove la coppia è nota e stimata. Classe 1971, un anno in più della moglie, Raccagni era padre di due figli, la primogenita Giorgia di 21 anni e Francesco, di 18. Persona brillante e dai modi sempre cortesi, così viene ricordata in queste ore sia nel quartiere a nord di Palazzolo che a Calcio, paese bergamasco dove lavorava come metalmeccanico per una ditta locale. Descritto come una persona dal gran cuore e appassionato di montagna, Raccagni viveva per la propria famiglia, per la quale ha dato tutto l’amore e il sostegno possibile. Mentre la notizia ha cominciato a diffondersi, tra Palazzolo e Pontoglio sono in molti a piangerlo tra amici, familiari e conoscenti.
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