Rapinarono un imprenditore un anno fa a Villongo, tre in manette. I carabinieri: «Fu una resa dei conti»

LE INDAGINI. La rapina nell’aprile 2023, tre persone ora in carcere. L’aggressione non tanto finalizzata a rubare l’orologio di valore all’imprenditore, bensì «una vera e propria resa dei conti il cui movente è ancora in corso di accertamento» spiegano i militari.

Alle prime luci dell’alba di lunedì 8 luglio, i carabinieri della Compagnia di Bergamo, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari del Comando Provinciale di Brescia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone, accusati di rapina aggravata e lesioni aggravate.

La rapina nell’aprile del 2023

I fatti risalgono allo scorso 26 aprile 2023, quando a Villongo un imprenditore 67enne, mentre stava rincasando, è stato avvicinato da due soggetti, con volto parzialmente travisato che, rivolgendosi repentinamente alla vittima con il termine “scusa!”, lo colpivano violentemente con pugni al volto e calci alle ginocchia. L’uomo è finito a terra con i malviventi che hanno continuato a colpirlo con calci e pugni. Gli aggressori hanno rubato alla vittima un orologio di lusso del valore di circa 8 mila euro, oltre alle chiavi dell’abitazione e dell’autovettura, poi rinvenute nell’erba, a pochi metri dal luogo della rapina. Successivamente i due erano scappati a bordo di un’autovettura condotta da un complice.

Dopo calci e pugni il ricovero in ospedale

La vittima, a seguito delle ferite multiple riportate, era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale d’Iseo, con una prognosi di 30 giorni.

Le indagini con i filmati delle telecamere

I carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Bergamo, che hanno condotto le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno visionato le telecamere di videosorveglianza al fine di acquisire elementi utili alle indagini: così hanno individuato l’autovettura con a bordo i tre rapinatori. «I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di appurare l’esatta dinamica dell’evento, rivelatosi, di fatto, non di una mera aggressione finalizzata a rubare l’orologio di valore, bensì di una vera e propria resa dei conti il cui movente è ancora in corso di accertamento» spiegano i militari.

Tre in carcere

In manette sono finiti i due esecutori materiali - un 51enne e un 58enne domiciliati a Brescia, e il complice che li attendeva in auto, un 61enne residente nel Comune di Travagliato.

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