Cronaca / Val Calepio e Sebino
Giovedì 11 Aprile 2024
Lovere, a un mese dalla frana riaperta via Paglia. «Ora un altro muro»
VIABILITÀ . La strada percorribile a senso unico alternato per camion pesanti, autobus e mezzi di soccorso. Il sindaco: «Tutto in trenta giorni, un grande lavoro».
«Un piccolo miracolo». Alex Pennacchio, il sindaco di Lovere, non nasconde la soddisfazione (e la fatica) per essere riuscito a portare a termine l’impresa che poco più di un mese fa sembrava francamente difficile: ripristinare parzialmente la percorribilità di via Paglia, la strada che collega Lovere a Castro, chiusa per il cedimento di un tratto del suo muro di sostegno. Invece l’obiettivo è stato raggiunto e da mercoledì pomeriggio, 10 aprile, a senso unico alternato, possono transitare i camion più pesanti (quelli fino a 44 tonnellate devono continuare a passare dalla Rivierasca), gli autobus e i mezzi di soccorso; gli agenti della polizia locale hanno avuto il loro bel da fare a intercettare gli automobilisti e, pazientemente, spiegare che le automobili e i motocicli devono continuare a passare da via Bergamo, che rimane percorribile in entrambi i sensi di marcia. Il Comune e l’Anas (a cui fa capo la gestione della strada) sono riusciti a ricavare anche una corsia per i pedoni, fondamentale per tutti coloro che si spostano a piedi o in bici: non saranno più costretti a raggiungere il villaggio Colombera o arrampicarsi lungo la stradetta del pensiero.
Per quanto tempo resterà questa la situazione ancora non si sa. «Probabilmente un altro paio di mesi», sottolinea Pennacchio, «il tempo necessario per proseguire con i lavori di rinforzo della strada». Già, perché i 16 metri del nuovo muro sono solo una parte di quel che via Paglia avrebbe bisogno: sostenuta da un muro a secco, vedeva transitare ogni giorno circa 150 camion (nei giorni di punta anche più di 200) diretti o in uscita dal vicino stabilimento della «Lucchini Rs»; soprattutto, attraversa la località di Cornasola, soggetta a un problema di carattere idrogeologico per il quale, fino al 7 marzo scorso, si stavano effettuando lavori di consolidamento: «Se tutto fosse andato come previsto, oggi il cantiere dal porto di Cornasola sarebbe già stato spostato in via Nazionale – spiega ancora il primo cittadino –, invece il cedimento di un mese fa ci ha costretti a rivedere i piani. Nei prossimi quindici giorni proseguiremo i nostri lavori costruendo un ulteriore muro per rinforzare i sedici metri di strada caduti un mese fa, poi la palla passerà ad Anas, che mi auguro riesca a lavorare celermente come abbiamo fatto noi». In consiglio comunale Pennacchio lunedì sera aveva ricordato che la ditta «Bettineschi» ha lavorato sempre su due turni, qualche volta sforando anche la mezzanotte, e che i volontari della Protezione civile, con 250 turni, hanno garantito i controlli affinché non si creassero ingorghi o incidenti.
Il Comune finora ha stanziato 250mila euro (12mila euro se ne sono andati soltanto per la segnaletica) e spera che Regione Lombardia riconosca lo stato di calamità coprendo le spese sostenute.
Un’altra criticità riguarda la piazza del porto, che in questo mese è stata usata come parcheggio da una sessantina di auto tutti i giorni. Da lunedì prossimo l’area dovrà restare libera per consentire l’allestimento degli stand della «Sarnico Lovere Run», in programma domenica 21 aprile; i proprietari dovranno portare i veicoli da un’altra parte.
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