L’ex non si rassegna, la rissa tra indiani ha motivi passionali

IL CASO. L’atteggiamento molesto di uno dei protagonisti verso la ex fidanzata sarebbe una delle ragioni della «battaglia» avvenuta di notte ad Adrara.

È un lunedì mattina come tanti ad Adrara San Martino. Poca gente in giro, molti già al lavoro. Un giorno qualunque, almeno in apparenza. Ma continua a farsi sentire l’eco della notte tra sabato e domenica quando due gruppi di cittadini indiani si sono affrontati armati di mazze da baseball. La rissa, scoppiata nella zona del parcheggio comunemente chiamata «il parco», all’ingresso del paese, si è conclusa con un bilancio di 4 giovani feriti, finiti al pronto soccorso senza gravi conseguenze, due un’auto Bmw, data alle fiamme e un’altra, una Mercedes, gravemente danneggiata. Le vetture, secondo le prime indagini, sarebbero riconducibili a componenti dei due gruppi.

La «battaglia» si è sviluppata in due momenti distinti, pare per vecchi attriti e perché uno dei giovani indiani avrebbe continuato a importunare la ex fidanzata che fa parte della compagnia rivale. Tutto è scoppiato poco dopo la mezzanotte. Nella prima fase, oltre alle mazzate tra gli schieramenti rivali è stata colpita anche la Mercedes parcheggiata, cui sono stati infranti i vetri e danneggiati gli specchietti laterali. Successivamente, intorno alle 3,30 del mattino, a scontri ormai terminati e con ambulanze e carabinieri di Trescore già allontanatisi dalla zona, due giovani sono tornati al parcheggio e hanno dato fuoco alla Bmw.

Sono intervenuti i vigili del fuoco volontari di Credaro, che hanno domato l’incendio. Delle indagini, per competenza territoriale, si stanno occupando i carabinieri di Sarnico, in collaborazione con la polizia locale di Adrara San Martino. Al momento non risultano indagati. I reati ipotizzati sono danneggiamento aggravato, rissa e lesioni. Gli autori stando ai primi indizi, sarebbero residenti in zona.

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Elemento chiave potrebbe essere la videosorveglianza. «Il nostro vigile incaricato ha visionato le immagini delle telecamere e le ha messe a disposizione dei carabinieri - spiega il sindaco Sergio Capoferri -. Ci auguriamo che da lì emergano elementi utili per identificare i responsabili. È un fatto grave, mai accaduto prima nel nostro paese. Adrara non è abituata a scene simili, e non possiamo permettere che resti impunito».

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