Lago «salvato» da detriti e rami: raccolte cento tonnellate

SEBINO. In campo i battelli spazzino. Rinaldi, presidente dell’Autorità di bacino: «Recupero essenziale per evitare pericoli alla navigazione».

Cento tonnellate di tronchi, ramaglie, plastiche e detriti galleggianti. Sono state raccolte solamente nell’ultimo mese dai battelli spazzino della Manutenzione e promozione laghi, braccio operativo di Autorità di bacino, al lavoro sulle acque dell’alto Sebino per evitare che la mole di materiale trascinato a valle dalle continue piene del fiume Oglio possa creare problemi alla navigazione o arrivi nel basso lago sorpassando il ponte tra Paratico e Sarnico, con non pochi disagi per le centraline idroelettriche a che sorgono lungo l’asta del fiume a sud della diga di Fosio.

L’attività di recupero

Il maltempo e le insistenti piogge che si sono abbattute su tutto il territorio del Sebino e della Valle Camonica hanno creato diversi problemi nel tratto di lago tra Costa Volpino, Lovere e Pisogne. Da tre mesi, infatti, il livello del Sebino è ai massimi storici, quasi quotidianamente sopra i centro centimetri e lo stesso vale per gli afflussi dal fiume Oglio, che riversa nel lago oltre 120 metri cubi di acqua al secondo. E insieme all’acqua rami di piccole e grandi dimensioni, tronchi, rifiuti, bottiglie di plastica. Il tutto viene pazientemente raccolto dai dipendenti di Mpl, scaricato al porto in località Pizzo a Costa Volpino, dove si cerca di separare il legname dai rifiuti. «L’attività di recupero è stata necessaria per evitare qualsiasi pericolo alla navigazione e alle diverse attività proposte sul lago – commenta Alessio Rinaldi, presidente di Autorità di bacino –. Ancora una volta Mpl si è dimostrata efficace e veloce nel liberare lo specchio d’acqua nell’alto Sebino».

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